La doppia vita dell’allevatore lodigiano

Un allevatore lodigiano di 54 anni è accusato insieme a due complici pavesi di rivendere camion e macchine da cantiere rubate. L’uomo ha un’azienda nel nostro territorio, mentre la rivendita dei mezzi era in provincia di Pavia. La provenienza illecita dei prodotti venduti era nascosta con ogni cura: non solo le targhe, ma ogni elemento identificativo veniva tolto e sostituito, compreso il numero di telaio. In questo modo anche un’eventuale interrogazione alla banca dati del ministero dell’Interno avrebbe dato esito negativo. Il prezzo di vendita era inferiore a quello di mercato, ma non è chiaro se gli acquirenti fossero al corrente del fatto che stavano comprando un oggetto rubato. I controlli sono partiti dalla polizia giudiziaria di Piacenza, a causa dell’aumento di furti nelle province di Lodi, Piacenza e Pavia. Sull’attività illecita ha indagato la procura di Voghera, che ora ha deferito all’autorità giudiziaria M.A.P. (il 54enne lodigiano), insieme a F.P. e G.C. (rispettivamente 49 e 62 anni, entrambi pavesi) con l’accusa di ricettazione e riciclaggio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA