Il “rottamatore” cade anche nel Sudmilano

Nel Sudmilano il ballottaggio delle primarie ha fatto cadere il feudo “renziano” di Peschiera Borromeo. Anche nell’unico comune dell’area sud est dove il sindaco di Firenze era in testa al primo turno (39,5 per cento, cioè 578 schede, contro il 36,5 di Bersani, 536), il secondo turno ha riallineato i risultati al vento di tutta Italia: 719 Bersani, 605 Renzi. Valori percentuali: 54,3 a 45,7 con 1322 votanti. La novità incarnata dal giovane politico toscano ha confermato la piccola enclave peschierese della zona San Bovio-San Felice, con 170 consensi contro i 133 del segretario del Partito democratico. Un voto, quello di San Bovio a Peschiera, leggibile anche nella filigrana delle caratteristiche locali oltre che nello scenario della grande politica. Nel premio dato a Renzi entrano anche la distanza e la composizione sociale diversa di San Bovio rispetto a quella di Peschiera “storica” (Zeloforamagno, Bettola e Mezzate) con quanto ne consegue in termini di scelte elettorali. Lo stesso fenomeno si è riproposto in sede di ballottaggio a Poasco, frazione di San Donato Milanese. A Poasco e Sorigherio (ex comuni a se stanti) il primo turno aveva detto Renzi e anche il secondo non è andato molto lontano dalla tendenza, con 60 schede per il sindaco toscano e 63 per l’ex ministro di Piacenza, che ha comunque ribaltato i valori di due settimane fa. A San Donato Milanese ieri in serata Bersani stava allungando sullo sfidante, lo spoglio è stato abbastanza lungo ma si è chiuso a 1338 consensi per il segretario del partito a fronte di 886, con la tradizionale alta affluenza sandonatese, oltre le 2.000 iscrizioni e partecipazioni alla kermesse del centrosinistra. Decisamente meno emozioni a San Giuliano Milanese e Melegnano. A San Giuliano si è conclusa 69,8 per cento contro 30,1; per il segretario plebiscito di 849 voti contro 366. Sia a Peschiera Borromeo che a San Donato che a San Giuliano (come del resto a Melegnano), il ballottaggio non è stato disertato: a Peschiera sono tornati in 1.322 contro 1.463, a San Giuliano 1.215 a fronte di 1.368, e a Melegnano 796 contro 911. A Melegnano niente da fare per Renzi: si afferma Bersani con 536 schede a 260 (anche se il conteggio probabilmente subirà rettifiche). Nella città del Perdono Renzi sembra aver addirittura perso qualcosa rispetto al primo turno, nonostante l’alta affluenza di ballottaggio: partiva da 286, qualcuno non è tornato a votarlo. Vittoria di Bersani anche a Vizzolo Predabissi: 177 a 107.

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