“Gioie e dolori” della Zona 20

Nuova segnaletica nelle vie del centro storico,

ma la soluzione divide i lodigiani, scettici rispetto

alla reale efficacia del provvedimento viabilistico

Per esserci... c’è, la Zona 20. Tutti si chiedono però «chi controlla davvero la velocità dei veicoli?». E ancora: «Ma come si fa ad andare a 20 all’ora con la macchina? Dai, si spegne!». Questi i commenti raccolti ieri mattina nel centro storico, tra via Fanfulla, via Santa Maria del Sole e via Magenta, ovvero l’isolato coinvolto dal provvedimento.

Il dibattito sull’argomento è scoppiato a 360 gradi: per strada, nei bar, su Internet. «Come misura un vigile - se mai capita che ci sia - la velocità eccessiva di 25 all’ora in quelle vie? A occhio? A sensazione? Con l’autovelox portatile?», commenta ironico sul web un lettore.

Più di un passante è scettico sulla reale efficacia della Zona 20, dove adesso il pedone ha la precedenza: «Secondo voi i pedoni restano in mezzo alla strada e lasciano la macchina dietro? Non sembra comunque una soluzione sicura per i pedoni, anche a causa della disposizione dei parcheggi».

I parcheggi, appunto. La vera “nota dolente” dell’isolato, almeno stando ai commenti raccolti sul posto. A non convincere i lodigiani è l’effetto “zig zag”, alcuni si trovano sulla destra e, solo qualche metro più avanti, gli altri si trovano sulla sinistra. «Sembra un sistema un po’ confuso, non era meglio utilizzare i soliti marciapiedi?», si chiede qualcuno.

Il Broletto ha anche rilanciato in questi giorni una nuova campagna d’informazione, con tanto di brochure sulla “Zona 20”, che in realtà c’era già da più di un anno.

È la prima area a precedenza pedonale della città. Entrata in vigore nel novembre del 2012, l’area si sviluppa nell’isolato di via Fanfulla (in via Callisto Piazza, via Santa Maria del Sole, via Benedetti, via Battagio, via Solferino e via Magenta e via Fanfulla).

Dopo alcuni lavori, tra cui posa del porfido e sistemazione degli asfalti, sono state completate di recente le riqualificazioni. E ora l’ente locale vuole concentrare l’attenzione su questa porzione di centro storico, con le auto costrette a viaggiare a passo d’uomo.

È stato introdotto un limite di velocità a 20 chilometri orari, sono scomparsi gli spazi riservati ai pedoni e gli stalli per la sosta sono stati disposti a zig zag.

Nei giorni scorsi sono stati sistemati segnaletica e arredi per moderare il traffico: a terra è stato disegnato il limite di velocità e sono stati messi i cartelli che indicano la precedenza per pedoni e ciclisti. Nella zona ci sono diverse istituzioni: la Provincia di Lodi, con i prestigiosi palazzi di San Cristoforo e l’ex convento San Domenico, oltre all’ingresso della biblioteca Laudense.

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