Foroni: «Per noi la Tem è necessaria»

«Ma la Tem si deve fare. O si colgono responsabilmente occasioni come questa, oppure si resta in una situazione infrastrutturale che non segue lo sviluppo dell’industria e del commercio». L’ha ribadito ieri Pietro Foroni, presidente della Provincia di Lodi, in una fase in cui le notizie di (possibili) scompensi economici nel quadro finanziario dell’autostrada sembrano portare di nuovo alcuni sindaci a caricare le munizioni. Ma secondo il presidente il dettaglio non può far perdere di vista l’obiettivo principale. «La nuova tangenziale rappresenta un’occasione importante e strategica per il nostro territorio - dichiara quindi il massimo esponente di Palazzo San Cristoforo- anche se controlleremo attentamente che venga realizzata nell’integrale rispetto degli accordi presi in fatto di compensazioni ambientali e nel pieno rispetto del territorio. I benefici dell’opera si estenderanno su ben tre province - Lodi, Milano e Monza Brianza - con un considerevole vantaggio per la viabilità. Avremo risultati concreti per le migliaia d’utenti che giornalmente si spostano da e verso il capoluogo lombardo con le difficoltà oggi ben note a tutti». C’è anche un volano di sviluppo: «Il territorio lodigiano potrà avvantaggiarsene anche nei comparti strategici del commercio, del turismo e dell’industria agro-alimentare, attraverso un significativo ammodernamento di una situazione infrastrutturale spesso reclamata o denunciata nella sua vetustà, ma poi alla fine mai realizzata nei fatti». In conclusione, secondo il presidente, «Tem per il Lodigiano è un’opera che non possiamo e non dobbiamo farci sfuggire. La Provincia di Lodi sarà coinvolta in un percorso di circa dodici chilometri, realizzato per mezzo d’intese sottoscritte all’interno dell’Accordo di programma firmato nel 2007. Chi si dichiara contrario al progetto non vuole il bene del territorio ma solo un’inopportuna propaganda a fini politici». L’assessore Capezzera completa la valutazione evidenziando come anche il centrodestra non sia acritico, ma ben vigile, nei confronti del “pacchetto opere locali”: «Controlleremo responsabilmente ed attentamente ogni centimetro dell’opera; non consentiremo che il nostro territorio possa subire ulteriori conseguenze negative dalla sua realizzazione. Ho sentito di notizie totalmente infondate a proposito di cave di prestito per ottenere ghiaia a basso costo. Immagino chi possa aver messo in circolazione queste voci totalmente false e prive di ogni fondamento. Il nostro territorio non è neanche idoneo da un punto di vista geologico e qualitativo a questi scopi, e chi ha voluto per fini demagogici mettere in circolazione tali informazioni, non è neppure documentato sul percorso fatto dalla nostra giunta provinciale ».

Emanuele Dolcini

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