Ecco i 7 lodigiani dal cuore d’oro

Scelti per il loro cuore d’oro. I lodigiani “più buoni” - i cui nominativi saranno resi ufficiali nei prossimi giorni, verranno premiati dal Broletto, come di consuetudine, nel giorno di San Bassiano, il 19 gennaio. È quella l’occasione per consegnare le 7 benemerenze civiche, a cui se ne aggiungono 2 alla memoria, oltre a 3 attestati. Eccone in anteprima i nomi.

Per non dimenticare i tempi di crisi, una medaglia d’oro sarà riservata a Roberto Cogni, il titolare della pasticceria Galbiati, il quale ha garantito la continuità di una storica attività artigianale, salvaguardando l’occupazione anche in un periodo difficile e impegnandosi anche in ambito sociale.

Conosciutissimo in tutta la città, ma soprattutto a San Bernardo, anche don Peppino Bertoglio, sarà premiato: è stato il parroco di Santa Maria della Clemenza e San Bernardo dal 1993 fino al settembre 2014.

Tra i benemeriti ci sono poi Paolo Landi, presidente dell’associazione Progetto Insieme e Giannetta Musitelli, insegnante da poco in pensione: è stata fondatrice e animatrice del Laboratorio degli Archetipi, ma anche coordinatrice del Teatro Scuola. Per completare il quadro manca Anna Pagani, da oltre vent’anni segretaria della Ginnastica Fanfulla 1874.

Due medaglie d’oro, invece, saranno riservate ai cittadini che non ci sono più ma che hanno lasciato un segno importante. Come per esempio Francesco Grisi, segretario della Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi fin dalla sua nascita nel 2002; era considerato da tutti l’anima della Fondazione, per il suo impegno e il suo piglio allegro. Grisi, scomparso nel 2013, è stato anche presidente degli Amici della Musica A.Schmidt dal 2010 al 2013.

L’altra benemerenza alla memoria è per Tiziana Bassani, impegnata nell’animazione culturale con l’associazione Fabularia e nel volontariato sociale con l’associazione Loscarcere.

Infine, largo agli attestati. Ci sarà spazio per tre riconoscimenti: uno sarà destinato alla sezione di Lodi della Croce Rossa Italiana, l’altro al Comitato esodati, che si è battuto per mesi contro la riforma Fornero nella speranza di poter ottenere la pensione.

Un attestato andrà ai nuovi cittadini, sarà cioè ritirato dal responsabile del comitato che promuove il conferimento della cittadinanza onoraria ai figli degli stranieri residenti nella città del Barbarossa.

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