Concessi i domiciliari al sindaco di Lodi

(Aggiornamento ore 18 e 30) Dopo aver lasciato San Vittore il sindaco è giunto a Lodi: una volta sceso dall’auto davanti all’ufficio del suo legale, ha percorso a piedi un tratto di via Magenta fino ad arrivare alla sua abitazione. Ad attendere Uggetti un gruppo di amici e parenti, che lo hanno salutato e abbracciato prima del suo ingresso in casa. L’esponente Pd è apparso segnato e provato dalla detenzione.

(Aggiornamento ore 17 e 40) Il quadro generale è cambiato alla luce dell’ultimo interrogatorio sostenuto da Uggetti davanti al pm Laura Siani: nel faccia a faccia del 10 maggio, a San Vittore, l’esponente del Pd aveva infatti fornito al magistrato password del suo computer e i codici di accesso di smartphone, tablet e altri strumenti informatici dove si troverebbero le prove del bando truccato. Un atteggiamento collaborativo che ha convinto lo stesso pm ad esprimere parere positivo alla richiesta di scarcerazione

Secondo il gip Ciriaco, stando a quanto si è potuto apprendere, restano comunque «gravi indizi» a carico di Uggetti. La decisione di concedergli gli arresti domiciliari è la diretta conseguenza delle ammissioni fornite agli inquirenti durante il suo ultimo interrogatorio. Evidentemente, come ha spiegato l’avvocato Roveda, il giudice «ha tenuto conto del fatto che il sindaco abbia risposto a tutte le domande»

Se il sindaco di Lodi è finito in carcere non è soltanto per il reato che gli viene contestato dalla procura lodigiana. E’ infatti piuttosto raro essere arrestati per una turbativa d’asta. Le manette sono scattate ai polsi di Uggetti soprattutto per il tentativo di inquinare le prove a suo carico: dalle indagini è infatti emerso come avesse formattato il proprio pc e altri dispositivi informatici per «cancellare» mail, chat e altre tracce documentali sul bando incriminato. Soltanto dopo l’arresto ha intrapreso un «percorso di collaborazione» che ha fatto decadere le esigenze cautelari a suo carico.

(Aggiornamento ore 17 e 15) Simone Uggetti ha lasciato il carcere di San Vittore ed è salito sull’auto dell’avvocato Pietro Gabriele Roveda diretto verso la sua abitazione di Lodi dove dovrà rimanere agli arresti domiciliari. All’esterno del penitenziario un nutrito gruppo di fotografi e giornalisti che ha accompagnato Uggetti nel breve tragitto verso la vettura del legale.

(Aggiornamento ore 15 e 30) Il gip di Lodi Isabella Ciriaco ha notificato poco fa ai difensori il provvedimento di scarcerazione del sindaco di Lodi Simone Uggetti e dell’avvocato ed ex consigliere di Astem spa Cristiano Marini. Erano stati portati in carcere martedì della scorsa settimana dalla guardia di finanza con l’accusa di turbativa d’asta in concorso in relazione ad appalto per la gestione per 6 anni delle piscine scoperte Ferrabini e Belgiardino. Imposta a entrambi la misura degli arresti domiciliari. Il giudice ha accolto l’istanza di scarcerazione presentata dai legali Francesco Mucciarelli e Pietro Gabriele Roveda, dopo averne respinta una precedente seguita all’interrogatorio di garanzia. Secondo il gip, sussisteva ancora il pericolo di inquinamento probatorio evidenziato nell’ordinanza da cui emergeva che Uggetti e Marini si sarebbero adoperati per cancellare le presunte prove a loro carico formattando un pc. Pericolo che, stando alla nuova ordinanza, sembrerebbe essersi attenuato.

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