Chiesti 3 anni per la badante violenta

Una 62enne ucraina

era stata denunciata nell'estate del 2012 anche per furto, subito

aveva lasciato l’Italia

Tre anni per maltrattamenti aggravati e altri tre mesi, con lo “sconto” per la continuazione, per le lesioni e per il furto di quattro tazzine: è la pena richiesta dal pm Sara Mantovani all'esito del processo a carico di K.G., la 62enne ucraina denunciata a piede libero dalla squadra mobile della questura di Lodi nell'agosto del 2012 dopo che un professionista, con una telecamera nascosta in cucina, aveva documentato alcune delle violenze commesse da una badante ai danni della madre 90enne a lei affidata. Il pm non si è basato solamente sui filmati, ma ha citato più volte le testimonianze rese dalla nuora e dal figlio della vittima e anche da una romena, amica della badante, che sostiene di aver raccolto le sue confidenze. Citando anche il medico di base che non riusciva a spiegarsi perché l’anziana avesse sempre sonno: per il pm ciò era dovuto ai sedativi che la badante le somministrava di nascosto. Questo perché la difesa, affidata all'avvocato lodigiano Eligio Marazzoli, ha nuovamente invocato l'inutilizzabilità dei filmati in quanto li ritiene “prova illegittima”. E in caso di condanna questo sarà argomento di appello.

© RIPRODUZIONE RISERVATA