Cattedrale vegetale, in attesa di Sgarbi l’attacco di Uggetti

«Sono convinto che questa grande opera monumentale diventerà un tratto distintivo della città». E poi: «Se c’è stato un ritardo nei lavori è perché ci sono stati degli imprevisti. Solo chi non lavora non ha imprevisti. E i leoni della tastiera forse non sanno che ci possono essere imprevisti».

E ancora «Mi auguro che questo germe di cultura serva a colmare un po’ di ignoranza».

Orgoglioso e polemico. Così il sindaco della città Simone Uggetti è intervenuto ieri mattina alla conferenza stampa al cantiere della cattedrale vegetale, convocata dall’amministrazione comunale per fare il punto sui lavori e per annunciare la lezione sull’arte di Giuliano Mauri che Vittorio Sgarbi terrà lunedì alle 16.30 tra le colonne di abete e castagno in via di completamento e che costituiranno - appena oltre l’Adda, ai margini della pista ciclabile che corre da Lodi a Boffalora - la struttura portante dell’opera.

È con un’acrimonia trattenuta a stento che Uggetti - affiancato dagli assessori Andrea Ferrari e Sergio Tadi, dalla curatrice del progetto Francesca Regorda e dai figli di Giuliano Mauri, Roberto e Mauro - si è rivolto alla stampa. «L’obiettivo - ha detto - era di finire i lavori un anno fa, prima del termine dell’Expo. Ma l’area aveva bisogno di una bonifica, a tutela dell’interesse generale e dell’opera stessa. Un tema di carattere ambientale che dovrebbe stare a cuore a tutti». Da qui lo strale diretto ai non meglio identificati «leoni della tastiera». L’opera, ha poi detto, «sarà terminata entro l’estate e ad ottobre ci sarà la piantumazione. Diventerà una tappa obbligata delle visite in città, e oggi si comincia a visualizzare la pervicacia con la quale l’amministrazione comunale ha portato avanti il progetto. Ora si percepisce la trasformazione dell’area, destinata a diventare un contesto culturale grazie a un progetto che ha avuto la straordinaria adesione di enti, istituzioni e imprenditori».

Lunedì sarà dunque il giorno della lezione pubblica di Sgarbi sull’arte di Giuliano Mauri. All’iniziativa non parteciperà il Movimento 5 Stelle che ha deciso di declinare «il gentile invito della famiglia Mauri». Le ragioni sono contenute nel comunicato inviato ieri alle redazioni: «Di questo progetto - vi si legge - realizzato con oltre un anno e mezzo di ritardo continuiamo ad ignorare i costi a carico dell’ente comunale. Il progetto iniziale prevedeva che i costi fossero coperti interamente da fondi regionali, ma durante lo sviluppo del progetto sono emersi costi aggiunti, ad esempio i 100mila euro per l’illuminazione e la videosorveglianza che, nonostante le nostre ripetute richieste, l’assessore Ferrari non ha mai chiarito chi li abbia sostenuti. Una mancanza di trasparenza per noi inaccettabile da parte di un amministratore che pare unicamente interessato a pubblicizzare la sua immagine anziché tutelare l’interesse dei cittadini. Saremo felici di andare a rendere omaggio all’opera dell’artista il giorno in cui sarà veramente conclusa».

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