«Ero andata a casa di quell’anziana perché la mia amica badante sarebbe andata un mese in Ucraina e dovevo sostituirla, ma, mentre la mia amica era in bagno, la nonnina, sul balcone, mi supplicò di chiedere aiuto, perché quella donna la picchiava e nessuno le credeva». Spunta una “supertestimone” per la vicenda della badante ucraina imputata per maltrattamenti e lesioni ai danni di una 80enne lodigiana. Ieri il giudice Vincenzo Picciotti ha voluto interrogare un’altra badante straniera, che era amica di K.G., l’imputata. E così, in un italiano stentato, ma con risposte chiare, l'altra straniera ha ammesso che K.G., quando andava a trovarla a casa sua, si sarebbe lamentata della sua anziana assistita. «Diceva che era brutta, e mi ha fatto vedere anche delle foto dell'anziana fatte con il telefonino, e che era cattiva, che la prendeva in giro perché lei era calva», ha ricordato la badante. Poi, la visita in casa dell'80enne in vista della sostituzione. «Dopo che l’anziana mi ha chiesto aiuto, io mi sono rivolta alla nuora e quindi sono stata interrogata dalla polizia. E ho detto la verità, come la sto dicendo adesso. Quel giorno, sul balcone, ho visto che aveva segni neri sul volto e su un braccio», ha proseguito l'amica della badante. Che ha poi aggiunto: «K.G. mi diceva che se mio marito non dormiva potevo dargli delle gocce, che costano 6 euro e che richiedono la ricetta medica, ma che lei era riuscita a comprare perché alcuni non lo sanno e le vendono lo stesso. Diceva che erano le gocce che lei comperava per darle, 30 alla volta, all'anziana per farla dormire». L'amica della badante poi non aveva assunto l'incarico perché l'anziana era stata mandata in casa di riposo.
Tra poche settimane la richiesta di pena del pm Sara Mantovani e il verdetto. La denuncia era scattata nell'agosto del 2012 e nel processo il difensore Eligio Marazzoli aveva sollevato la questione dell'ammissibilità dei video ripresi dal figlio nella cucina dell'anziana madre affidata alla badante. La donna, partita per l’Ucraina subito dopo la convocazione in questura, sembra non sia più tornata in Italia.