Assalti a catena al “chiringuito”

«Per tutta l’estate non era mai successo nulla, è stata una stagione fortunatissima, questa settimana invece ci hanno derubati due volte»: Enzo, uno dei soci della Em Sas, la ditta che ha preso in gestione dal Comune l’ex Chiringuito di piazza Matteotti, ora Gold Sunset, non sa come spiegarsi il doppio assalto, che sembra più opera di vandali un po’ cresciuti che di ladri professionisti. «Mercoledì notte sono spariti attrezzature e generi alimentari per 5mila euro - spiegano i soci - domenica invece abbiamo scoperto un altro furto, di bevande e alimentari, per altri 500 euro. Non siamo nemmeno assicurati e, dato che è un’attività in avviamento, non abbiamo ancora le telecamere. L’anno prossimo, credo proprio che non mancheranno».

Gli episodi sono stati denunciati alle forze dell’ordine e le indagini sono in corso. Il danno maggiore è quello dell’impianto audio: «Fa rabbia anche - aggiunge Enzo - che uno dei componenti, il mixer, l’abbiamo poi ritrovato fatto a pezzi e gettato in uno dei bagni chimici del piazzale. Non credo che si tratti di un ladro solo: sono sparite tra l’altro 30 bottiglie, e si sono fermati all’interno per mangiare, addirittura due chili di fontina. Nessuno ce la farebbe da solo». In uno dei furti, è stato svitato un pannello di legno a protezione di una finestra. Mentre era al suolo, un grosso cane ci ha messo sopra le zampe: forse, sospettano i gestori, i ladri si portano “Fido” al seguito.

I soci confidano ora di rifarsi con la festa, «da mezzanotte alle tre», prevista per sabato prossimo 22 settembre, a chiusura della stagione. «La città ha seguito con entusiasmo tutte le nostre iniziative, è un peccato che poi qualcuno vada in giro a fare danni».

«Anche sotto la mia gestione c’erano stati due furti: ragazzi che erano entrati a mangiare, con salse e Nutella, addirittura portandosi il pane - ricorda Antonio Corsano, che ha gestito il chiosco tra l’Isola Carolina e piazza Castello per diverse stagioni -. L’indomani abbiamo scaricato i filmati e abbiamo capito chi erano i responsabili. Siamo andati dal papà di uno di loro, che conoscevo, con le fotografie, avvertendo che la prossima volta avremmo sporto denuncia. Mi risulta che da quel giorno in poi quel giovane sia diventato un ragazzo modello. Questi nuovi episodi però mi allarmano, mi domando - conclude l’ex consigliere comunale - cosa sta succedendo in questi giorni nel centro di Lodi, la mia impressione è che servano più controlli».

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