Spegnete Internet, accendete il cervello

«Non aspettate, ragazzi. Non attendete istruzioni, ragazze, perché non arriveranno o forse arriveranno troppo tardi, e il tempo è prezioso. Tocca a voi. Senza chiedere il permesso».Dopo il documentario Il corpo delle donne e il libro, da due anni Lorella Zanardo incontra i ragazzi dei licei e degli istituti superiori. Per spiegare il ruolo delle immagini, quelle della televisione e di Internet, che considera in buona parte tossiche. La scrittrice e blogger, offre ora nel suo ultimo libro Senza chiedere il permesso, un’attenta riflessione sul mondo dei media, esortando le nuove generazioni (ma non soltanto quelle) a impegnarsi per cambiare le cose, adesso. «Da quando apriamo gli occhi la mattina fino al momento di andare a dormire siamo rincorsi costantemente da immagini che contengono corpi nudi e allusioni sessuali più o meno gratuite». Siamo un Paese, rileva Zanardo, «che non è più in grado di restituire, lasciare a chi verrà dopo qualcosa di meglio». «Di fronte a voi c’è lo schermo. Che sia lo schermo della tv o pc non importa, è un mezzo di conoscenza insostituibile. Ma siamo noi a doverlo dominare, non viceversa. Usiamolo al meglio, ma che nessuna prigione limiti la vostra potentissima fantasia, che nessuna gabbia si materializzi dagli schermi per rinchiudere la vostra immaginazione». Con questo libro l’autrice racconta come si può concretamente lavorare per cambiare i media. E con i media, la società. Innanzitutto i giovani: sono loro

che possono inventarsi il futuro, senza chiedere il permesso alle generazioni che hanno costruito il mondo così com’é, e sono loro che possono guardare alle immagini che vedono sugli schermi con occhi nuovi, consapevoli delle ragioni nascoste, dei messaggi sottintesi, degli stereotipi perversi che spesso esse veicolano. In centinaia di incontri nelle scuole, Zanardo ha conosciuto tantissime ragazze e ragazzi, e proprio dai loro pensieri e dalle loro domande nasce la sua riflessione sul sistema dei media in Italia: «chi insegnerà ai ragazzi l’ascolto dei bisogni reali? Dove sono le figure cui ispirarsi?» Reclamando una vera e propria ecologia della mediasfera, l’autrice smonta il mito dell’audience, cerca di andare oltre la sterile diatriba sulla «qualità» televisiva, indaga le responsabilità, analizza le possibilità del servizio pubblico e mette al centro del gioco il cittadino spettatore. Il libro contiene il percorso per il consumo attivo della tv Nuovi occhi per i media, scritto insieme a Cesare Cantù, con cui si fornisce uno strumento chiaro e accessibile per tutti coloro che non vogliono subire più il marketing televisivo, ma intendono riappropriarsi della loro capacità di comprendere, discriminare, criticare. Perché sono i cittadini consapevoli, pronti a rivendicare i propri diritti che possono cambiare la tv, i media e la società tutta. Senza chiedere il permesso. «Potrà volerci molto tempo e c’è chi penserà amaramente non sia possibile. Ma non è così, le cose cambiano. Non smettiamo mai di credere che il mondo si possa migliorare». Nel 2011 TIAW (The International Alliance for Women) a Washington ha premiato Lorella Zanardo come una delle 100 donne che stanno contribuendo a migliorare la condizione della donna nel mondo.

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LORELLA ZANARDO, Senza chiedere il permesso, come cambiamo la tv e (l’Italia), Feltrinelli, Milano 2012, pp. 235, 16 euro

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