L’intrigo scozzese svelato da McLean

Un giallo in salsa scozzese, in una Dundee sonnolenta e apatica, dove il protagonista, il detective privato John McNee, ex poliziotto con un passato turbolento alle spalle, cerca di sbarcare il lunario. Un vero lupo solitario che ha lasciato il lavoro che amava a seguito di un tragico incidente in cui è morta la sua compagna, rinchiudendosi sempre più, evitando i vecchi amici e trasformandosi in un introverso psicotico. In una società, quella britannica, dove la vita di un investigatore di rado è considerata affascinante e non gode per nulla dell’aura fascinosa di hollywodiana memoria, sorta di squallida modesta ultima spiaggia per un fallito, costretto a incarichi di routine, improvvisamente nella vita di John entra James Robertson, rispettabile proprietario che gli affida l’incarico di far luce sui perchè il fratello Daniel si sia suicidato. Un tragico caso sin troppo velocemente archiviato dalla polizia, e che anche i quotidiani locali hanno lasciato passare in secondo piano senza darne particolare risalto, una storia da cui tutti cercano di scappare e che vede John scavare nel torbido passato della vittima, fuggito dalla campagna scozzese trent’anni prima per cercare fortuna a Londra divenendo in breve uno dei tirapiedi di uno dei grandi boss della mala. Poco a poco scopre così di aver ficcato il naso in un affare che rischia di scappargli di mano, un gioco di scatole cinesi che poco alla volta lasciano intravedere la verità tra colpi di scena continui e macabre soprese, e dove anche la sua stessa vita sarà in pericolo.

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