La donna che inventò gli abbracci automatici

Una storia commovente, paradossale, ai limiti dell’incredibile, quella di Temple Grandin, la signora autistica che nel corso della sua vita ha saputo entrare in una sorta di relazione speciale con l’universo animale tanto da farne uno dei massimi esperti del comportamento animale. Dall’età di diciotto anni, quando si costruì una macchina per gli abbracci, una specie di gabbia ad imitazione di quelle utilizzate dai veterinari per poter visitare le vacche in modo da tenerle tranquille, Temple una giovane autistica con molti problemi di relazionarsi con gli altri realizzò così di avere speciale affinità con gli animali e che studiarli l’avrebbe aiutata ad essere essa stessa più felice nelle sue relazioni col mondo esterno. Una incredibile storia vera che ci introduce ad uno degli aspetti più affascinanti del comportamento e della cognizione animale.

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T. GRANDIN, La macchina degli abbracci, Adelphi Editore, Milano 2012, pp. 430, 14 euro

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