Ipocrisia e “buone maniere” di una società al tramonto

A lungo dimenticata nel cassetto, Molly Keane è stata una delle più prolifiche scrittrici inglesi del Novecento. Rampolla di una famiglia protestante irlandese immiserita dopo la nascita dello Stato Libero d’Irlanda nel 1921, era arrivata alla scrittura in punta di piedi, quasi che scrivere per una donna nel suo ambiente sociale fosse conveniente, tanto da dover utilizzare a lungo uno pseudonimo.Le buone maniere, romanzo per molti versi autobiografico, narra le vicende dei St. Charles, piccola famiglia nobiliare angloirlandese decaduta che si rifiuta di venire a patti con una realtà che sta cambiando rapidamente la geografia sociale in cui vivono. La giovane protagonista, la sgraziata Aaron, descrive il mondo in cui si trova rinchiusa costretta dalle “buone maniere”: un mondo che sta per finire inesorabilmente schiacciato dalla modernità.

Molly KeaneLe buone maniereAstoria, Milano 2015, pp. 274, 17 euro

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