TELEKOMMANDO Il mondo esplode e la tv è uno spazzino

Il continuo presente del mezzo che ci fa stare comodi sul divano di casa

Impazzano guerre, crisi climatiche che dissestano interi Paesi e crisi economiche alle porte, se non già entrate da finestre e porte laterali prima di esplodere in pieno – e mi spiace non poco usare termini che hanno a che fare con conflitti – e la tv italiana nei suoi apparati dirigenziali cosa fa se non fare quello che ha sempre fatto? Cioè scegliere la migliore posizione sulla quale poter indirizzare politiche e situazioni favorevoli. Non lo dico io. Né mi permetterei di farlo. Ma a ascoltare, leggere, osservare bene da questo piccolo spalto privilegiato anche solo i programmi che ogni rete, ogni canale, ogni palinsesto e genere di trasmissione, si può dare un’opinione su ciò che sta accadendo. Ovviamente, aggiungerei altrettanto ovviamente, una risposta non c’è né saprei darla in modo preciso e puntuale. Opinioni sì, ma si sa e lo so che le opinioni sono come foglie al vento e finalmente con l’Autunno arrivato possono essere spazzate via anche da un alito di vento se non dallo spazzino di turno. E infatti, la tv di oggi è come lo spazzino di turno che toglie via in un attimo tutte le scorie dell’istante che passa. Non è la pulizia del giorno prima: è l’istante che passa e che non viene colto. Il continuo presente del mezzo. Lo stesso che può replicare all’infinito il gesto atletico della rovesciata di Leao e i pianti a Verissimo. Le banali sciocchezze del GF e i litigi di Uomini e donne, i fuori onda di Striscia la notizia e le gaffe dei giornalisti dei Tg. Forse, però, a pensarci bene è questo che ci meritiamo comodi sul divano di casa. Per chi ce l’ha ancora.

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