Società operaia: 160 anni nel solco della solidarietà

Il 10 febbraio 1861 si svolse la prima assemblea dell’ente che oggi ha sede in via Callisto Piazza

Centosessant’anni di promesse mantenute. «Il primo statuto del 1861 puntava su mutualismo, solidarietà e beneficenza: abbiamo sempre seguito questa linea», racconta il presidente Angelo Stroppa in occasione dell’importante compleanno della Società operaia generale di mutuo soccorso di Lodi. La nascita dell’istituzione cittadina affonda le radici nel clima sociale della seconda metà dell’Ottocento: a partire dai primi anni Sessanta, si posero anche a Lodi le premesse per il risveglio della vita sociale attraverso l’affermazione del principio e del diritto di associazione che l’Austria, fino a quel momento dominatrice incontrastata del Regno Lombardo-Veneto, aveva limitato per oltre quarant’anni.

Il primo tentativo organico di realizzare il miglioramento delle condizioni di vita delle masse lavoratrici venne compiuto dalla borghesia liberale, sia moderata che progressista repubblicana, che individuava nelle società di mutuo soccorso uno strumento importante per «l’elevazione economica e morale delle classi subalterne». Le società curavano soprattutto «l’attività assistenziale, d’istruzione e di studio degli strumenti di miglioramento delle disumane condizioni dei lavoratori da ottenere in accordo con gli altri ceti sociali». Nel febbraio del 1860 «il nobile Maurizio Ghisalberti, recatosi in Municipio, comunicò il Regolamento dell’Associazione generale degli operai di Milano, affidatagli da quella istituzione perché fosse diffuso a Lodi ed in altre città. Presenti oltre al sindaco (Paolo Trovati) gli assessori Tiziano Zalli e Antonio Scotti i quali, udita la comunicazione - si legge nelle cronache del tempo -, accolsero la proposta col massimo favore e si posero immediatamente al lavoro. In data 22 febbraio 1860, l’avvocato Scotti illustrò il concetto della libera associazione di mutuo soccorso, facendo appello ai cittadini di buona volontà perché si associassero all’impresa».

Il 10 febbraio 1861, nella sede del Consiglio di leva, si svolse l’assemblea di fondazione che proclamò presidente onorario Giuseppe Garibaldi ed elesse il primo presidente e i due vicepresidenti.

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