Marco Pandolfi: la serenata blues di un innamorato delle sette note

Domenica sera (ore 21.30) il concerto nel chiostro di San Cristoforo

Marco Pandolfi occupa un posto di rilievo nel panorama blues nazionale. Sulla scena da oltre vent’anni, ha partecipato due volte (2006 e 2011) all’International Blues Challenge di Memphis in Tennessee e ha collaborato con alcuni dei più noti bluesmen a livello mondiale, tra i quali Richard Ray Farrell, Paul Oscher, Bob Margolin, Harvey Brooks, Preston Hubbard, Bob Corritore, Willie King. Pur essendo uno degli armonicisti italiani più richiesti, da diversi anni Marco Pandolfi si esibisce soprattutto suonando contemporaneamente lo strumento a fiato e la chitarra: anche domenica sera a Lodi proporrà un “one man show” energico e trascinante, con un repertorio che spazia da brani originali a riletture di classici del blues. L’appuntamento, secondo concerto del “Lodi blues Festival” inserito all’interno del cartellone di “Lodi al Sole”, è in programma alle 21.30 nella suggestiva cornice del chiostro di San Cristoforo in via Fanfulla (ingresso libero fino a esaurimento posti).

Nel corso della sua carriera, l’armonicista, chitarrista e cantante ha partecipato anche all’European Blues Challenge a Riga in Lettonia nel 2014 e ha suonato in importanti festival in Europa e negli Stati Uniti, dove ha anche avuto l’occasione di registrare alcuni album. Pandolfi ha all’attivo otto dischi a suo nome e numerose collaborazioni nelle incisioni di colleghi italiani e stranieri. Il suo ultimo progetto, uscito nel settembre 2019, si intitola “Ambrotype” ed è stato registrato a Trieste e masterizzato nei prestigiosi Abbey Road Studios di Londra. Tutti i pezzi portano la firma di Marco Pandolfi, a cavallo tra blues tradizionale e ballads. Paul Oscher – armonicista di Muddy Waters Band e vincitore di diversi Blues Music Awards – dice di lui: «Devi amare il blues per suonare il blues. E Marco Pandolfi è profondamente innamorato del blues, lo si capisce da come suona».

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