Verso il pellegrinaggio diocesano a Santiago di Compostela e Fatima

La proposta va da giovedì 26 a lunedì 30 giugno. Sono aperte le iscrizioni all’Agenzia Laus di piazza Mercato

Oggi l’uomo ha ricominciato ad essere viator. Sta tornando a fare della Via, del muoversi, del camminare, dell’uscire, del pellegrinare, dell’andare, uno stile di vita. Torna a vivere la strada, la via. E la Via parla, propone, espone, indica, osserva: chi vi transita, chi la guarda, chi si ferma. Sulla Via, sulla strada si torna a pensare a chi siamo e riemerge il bisogno di spiritualità.

Santiago, capitale della Galizia (in Spagna) e capitale europea della cultura, dal Medioevo è meta di pellegrinaggi provenienti da tutto il mondo. Il “Cammino” attraversa l’Europa. Da oltre un millennio è sede delle reliquie di San Giacomo il Maggiore apostolo. Si chiama anche “San Giacomo del campo della stella”, considerato limite estremo della terra. Questo luogo di storia, fede e cultura è, insieme a Fatima, la meta del pellegrinaggio diocesano previsto dal 27 al 30 giugno.

San Giacomo evangelizzò la Galizia. Tornò in Palestina e fu decapitato da Erode Agrippa nel 44. I discepoli con una barca trasportarono il corpo in Galizia per seppellirlo in un bosco vicino a Iria Flavia, porto romano. Con le persecuzioni si persero le tracce. Nel 813 l’eremita Pelagio fu attratto da luci a forma di stella sul monte Libredòn. Si scoprì una tomba con tre corpi e la scritta: «Qui giace Jacobus, figlio di Zebedo e Salomé ». Il re Alfonso II costruì il santuario affidandolo ai benedettini nel 893. Iniziarono i pellegrinaggi.

San Giacomo è chiamato Matamoros, uccisore dei Mori, infedeli. Su un cavallo bianco avrebbe guidato alla vittoria i cristiani con Ramiro I d’Asturias. In riconoscenza si fissò un tributo con grano e vino per i ministri della Cattedrale. San Giacomo è alfiere celeste, pilastro divino della riconquista dell’Europa meridionale dai musulmani. Santiago, distrutta nel 997 fu ricostruita. Il vescovo Diego Xelmirez terminò la Cattedrale nel 1075. Le vie verso Santiago furono anche marittime, da Francia e Inghilterra nel secolo XIII, lungo la costa cantabrica.

Le principali vie dall’Italia furono la Francigena e la Tolosana; dalla Francia, e anche per i tedeschi, la via Podense, la via Lemovicense, la via Turonense. I due passi più frequentati sui Pirenei erano Roncisvalle e Somport. Lungo il Cammino francese c’erano invece Pamplona, Burgos e Leòn. Molti, anche non cristiani, percorrono il “Cammino” con effetti benefici per lo spirito e per la fede; una sorte di purificazione interiore. I pellegrini sono numerosissimi negli anni giubilari “iacobei”, quando il 25 luglio cade di domenica. Il Cammino è “itinerario culturale europeo”.

Informazioni e iscrizioni presso l’Agenzia Laus di piazza Mercato a Lodi (www.lausct.it; tel 0371 544690; fax 0371 544691; email [email protected]).

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