Una nuovo progetto per chi è disoccupato:

piccoli lavori pagati con “voucher solidali”

La perdita del lavoro può generare crisi profonde e disperazione. Questa consapevolezza porta costantemente a riflettere sulle modalità più appropriate con le quali è possibile sostenere e “farsi prossimo” in modo dignitoso ed in sinergia con il volontariato presente nella comunità.

Il Consiglio di Gestione del Fondo di solidarietà per le famiglie sta valutando in questi giorni un nuovo progetto. Salvaguardando la normale procedura e i medesimi criteri di richiesta al fondo di solidarietà finora utilizzati, in questa fase dell’iniziativa, si vorrebbe lanciare la proposta dell’utilizzo di “voucher solidali”.

In cosa consiste questa nuova opportunità? A fronte di eventuali “piccoli lavoretti” individuati in ambito parrocchiale, si vorrebbe dare la possibilità di impiegare l’importo deliberato dal fondo per l’acquisto di “voucher solidali” da utilizzare a favore del richiedente come corrispettivo di piccoli lavori, per i quali la parrocchia seguirà le pratiche amministrative in modo che tutto sia regolare (ogni voucher vale 10 euro e comprende Inail e Inps) e garantirà l’affiancamento di volontari.

Con questa iniziativa, non c’è assolutamente la pretesa di sostituirsi agli enti che trovano lavoro, ma piuttosto quella di dare un altro tipo di aiuto a chi sta vivendo momenti di difficoltà.

Si vorrebbe arrivare, laddove possibile, a sostenere le persone in modo attivo e attivante, accompagnandole con maggior vicinanza attraverso modalità dignitose di aiuto. Non è difficile immaginare quanto sia pesante per una persona che non riesce a trovare lavoro, vivere una situazione di inattività, a volte anche di solitudine. Certo i piccoli lavoretti non possono sostituire un lavoro effettivo, ma intanto consentirebbero – a chi lo desidera- di sentirsi utile, di pensare in modo più positivo.

La proposta avrebbe quindi i seguenti “vantaggi”.

Per il richiedente, lo svolgimento di lavoretti occasionali che equivale ad un impiego del tempo in “forme occupazionali”.

La possibilità di essere accompagnato da volontari della parrocchia nello svolgimento dei lavori (maggior coinvolgimento comunitario). La proposta non intende assolutamente essere sostitutiva del volontariato (che è un valore!).

Ulteriore supporto -anche psicologico- oltre che concreto verso chi ha perso il lavoro e vive situazioni di particolare fragilità

Per gli stranieri tale forma di impiego è utile anche per facilitare il rinnovo del Permesso di soggiorno

Per le parrocchie, l’occasione di poter acquisire una nuova prassi (l’utilizzo dei voucher per prestazioni di lavoro occasionale accessorio) e di poter utilizzare tali strumenti di aiuto-sostegno in parrocchia anche dopo o oltre il Fondo di solidarietà, in particolare a favore di persone che vivono situazioni di difficoltà o svantaggio. Dove ciò non è possibile, rimane in essere il sostegno a fondo perduto per le necessità familiari e il micro-credito.

Nella compilazione della scheda di richiesta al Fondo di solidarietà è importante segnalare nelle note la disponibilità della parrocchia e del richiedente allo svolgimento di lavori occasionali all’interno della comunità retribuiti con voucher.

Tale proposta si pone come opportunità in più che comporta sicuramente, per la parrocchia una scelta di accompagnamento e ulteriore coinvolgimento comunitario, per il richiedente una disponibilità che permette di mettere a frutto capacità e volontà.

Per le parrocchie interessate, la Segreteria del Fondo organizzerà incontri esplicativi circa le modalità di attuazione del progetto e verranno previsti momenti formativi per la gestione delle pratiche amministrative.

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