La sfida: animare il dibattito

sui temi di etica e bioetica

Nei programmi per il prossimo triennio ci sono

la conclusione del progetto attivato nelle scuole superiori, ma anche dibattiti e un cineforum

L’associazione Scienza e Vita di Lodi ha da poco rinnovato il consiglio direttivo, riconfermando la sua presidente, Giusy Scotti. Docente di religione presso l’istituto Bassi di Lodi ed esperta di bioetica, ha già ricoperto questo incarico nel triennio 2010-2013 ed ora è pronta, insieme ai suoi collaboratori, a riprendere l’impegno per tutelare e promuovere la vita e per sensibilizzare su temi di bioetica. Le abbiamo rivolto alcune domande.

Come valuta l’esperienza del suo primo mandato alla presidenza di Scienza e Vita e perchè ha deciso di accettare nuovamente l'incarico?

«L’esperienza all’interno di Scienza e Vita è stata sicuramente positiva. La precedente copresidenza con il professor Fabrizio De Ponti (docente ordinario di farmacologia a Bologna, ndr), mi ha fatto crescere molto. Ora i sempre più numerosi impegni accademici gli hanno impedito di continuare questo compito, quindi ci sarà un solo presidente. Del resto, la carica è solo formale, poiché all'interno del consiglio c’è ampia condivisione e collaborazione, ognuno mette a disposizione le proprie conoscenze e competenze. Aggiungo che, nell’ottobre scorso, ho conseguito a Roma un Master di II livello in Bioetica e Formazione. Tale percorso di studi, tanto impegnativo quanto arricchente, ha confermato la necessità dell’attività pedagogica e formativa dell’associazione. Ritengo importante e doveroso parlare ai giovani di temi eticamente sensibili, fornire loro gli strumenti per una seria e sana riflessione».

Per il prossimo triennio avete già in programma nuove proposte e iniziative?

«Il Consiglio nella sua prima seduta ha stilato una bozza programmatica di attività da svolgersi nel triennio, ad esempio portare a conclusione la seconda edizione del progetto riservato alle scuole Superiori, “Bioetica, quando la scienza incontra l’uomo”, e organizzare un cineforum con la proiezione di film relativi a questioni attuali del dibattito bioetico. Inoltre, anticipo la conferenza che si terrà nella serata del 12 giugno 2013, dal titolo “Identità e genere”, relatrice la professoressa Anna Casella, antropologa dell’Università Cattolica di Milano».

Quali sono le tematiche su cui l’associazione vorrebbe concentrarsi in termini di rilancio, approfondimento, sensibilizzazione?

«Il desiderio mio, unito a quello del consiglio che in buona parte si è rinnovato, è quello di rilanciare l’associazione, proponendo iniziative e attività funzionali a darci maggior visibilità per animare il dibattito su temi etici e bioetici. Non sarà facile, ci rendiamo conto che la gente oggi sembra caratterizzata da una sorta di “stanchezza sociale”, si fa molta fatica a coinvolgere i cittadini, a motivarli alla partecipazione, ma è una sfida che Scienza e Vita raccoglie. Sfrutto anche l’occasione per ricordare a tutti che l’iscrizione all’associazione è completamente gratuita, basta inoltrare la richiesta scrivendo a [email protected]».

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