I lodigiani a Roma per i Papi santi

Comitive organizzate, gruppi spontanei, singole famiglie, ma anche volontari del soccorso e operatori televisivi. Sono davvero tanti i lodigiani che nel fine settimana hanno raggiunto Roma per la cerimonia di canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII. Il gruppo più numeroso è partito da Sant’Angelo, circa cento persone tra cui moltissimi giovani, che hanno viaggiato in pullman. Con loro due sacerdoti, il coadiutore dell’oratorio San Luigi don Mario Bonfanti e don Fabrizio Vovor, sacerdote africano in forza alla parrocchia di Caselle Lurani.Il pullman con a bordo anche i ragazzi dell’ufficio pastorale giovanile della diocesi, provenienti da diverse località del territorio, è partito sabato; il secondo autobus era invece partito venerdì.

«È stata un’esperienza molto interessante dal punto di vista spirituale - afferma don Mario Bonfanti -, inoltre chi è partito venerdì ha avuto modo di visitare Roma, le basiliche maggiori e la città durante la notte. Abbiamo assistito alla canonizzazione dai bordi di piazza San Pietro, che abbiamo raggiunto facendo ore di fila e muovendoci a passo d’uomo per via della Conciliazione. Mi ha colpito molto vedere moltissimi ragazzi raccolti in preghiera. Papa Francesco è transitato a pochi passi da noi con la jeep e siamo riusciti a lanciargli una maglietta del nostro oratorio». Presente a Roma anche la Junior Calcio (società sportiva dell’oratorio San Luigi), rappresentata da Stefano Rombi e Antonio Basellini. «È stata un’esperienza bellissima ed emozionante - le parole di Rombi -, nonostante la fatica ne è valsa davvero la pena». Non era presente fisicamente a Roma, ma ha preso parte in qualche modo all’evento anche don Marco Bottoni, sacerdote lodigiano oggi missionario in Urugay: un suo messaggio è stato letto nella notte tra sabato e domenica nel corso dello speciale che Rai Uno ha dedicato alla canonizzazione.

Ha lavorato, e molto, Pino Tansini, volontario di Codogno che fin dal Giubileo del Duemila presta servizio nella capitale. «Sono arrivato a Roma giovedì e mi sono occupato dell’accoglienza dei pellegrini in piazza San Pietro - racconta -, durante la cerimonia di canonizzazione è andato tutto bene. Nonostante l’esperienza, ammetto che si vive sempre una certa emozione. Oggi (ieri per chi legge, ndr) ho partecipato in San Pietro alla Santa Messa di ringraziamento per tutti i pellegrini».

Impegnati per i pellegrini anche gli undici volontari della Croce rossa di Lodi e di Codogno, che hanno prestato servizio in “squadre appiedate” nei punti critici della città. «Ci hanno dislocato in diverse zone della capitale, dove erano stati montati i maxi schermi e dunque si prevedevano assembramenti - racconta Bob Coronelli -, abbiamo effettuato molti interventi, i malori e gli svenimenti infatti sono stati numerosi».

Hanno partecipato da protagonisti a un avvenimento che entrerà nella storia infine anche i tre operatori della redazione lodigiana di Telepace. Ivan Russo, Massimiliano Cipolla e Michael Kamau hanno infatti offerto la loro professionalità al Centro televisivo vaticano, collaborando nelle riprese da piazza San Pietro e sperimentando, data l’eccezionalità dell’evento, anche la diretta 3D.

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