Viveva a Sant’Angelo la donna 41enne vittima della tragica caduta dalla “zipline” in Valtellina

Ghizlane Moutahir aveva mantenuto la residenza a Oliveto Lario ma da qualche mese si era trasferita con il marito nel Lodigiano

Aveva mantenuto la residenza a Oliveto Lario, in provincia di Lecco, ma da qualche tempo viveva a Sant’Angelo Ghizlane Moutahir, la 41enne deceduta ieri dopo un volo di 20 metri mentre si trovava sulla zipline a Bema. La tragedia nella località valtellinese poco prima delle 12.30, quando la donna, di origine marocchina, stava raggiungendo la stazione d’arrivo della Fly Emotion: pochi minuti prima le nipoti avevano percorso il chilometro che permette di sorvolare la Valle del Bitto rimanendo sospese in aria raggiungendo anche i 120km/h, attendendo poi la zia che era ormai prossima all’arrivo. Se per le giovani non c’è stato alcun tipo di problema, così come per le migliaia di appassionati che dal 2011 hanno provato l’esperienza adrenalinica, la 41enne è improvvisamente finita nel vuoto, cadendo nei boschi sottostanti morendo sul colpo.

Nata in Marocco, Moutahir prima di arrivare a Sant’Angelo aveva vissuto a Carate Brianza e poi appunto a Oliveto Lario occupandosi di pasticceria e ristorazione. Poi recentemente l’arrivo a Sant’Angelo con il marito, anche lui ieri sul luogo della tragedia senza però aver provato la zipline, mantenendo la residenza nella località lecchese.

Finita nel vuoto, la 41enne, di cui poco si sa al momento a Sant’Angelo, è stata subito soccorsa ma per lui purtroppo appunto non c’era più nulla da fare. Immediatamente sono partite le attività d’indagine, posto sotto sequestro l’impianto, con anche un video che la nipote stava girando con il suo smartphone che sarà utile a chiarire la dinamica dell’accaduto: al vaglio la possibilità di un malore in aria, così come la fermata anticipata della zipline che potrebbe aver creato nella 41enne uno stato d’agitazione tale che l’ha portata a divincolarsi con l’imbragatura che ha ceduto.

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