Trovato laboratorio cinese a Valera

Blitz della polizia in una villetta in via Vittorio Emanuele. Gli agenti hanno scovato tracce di un laboratorio di cinesi. Nella costruzione, ad un piano solo, sono state trovate cinque persone, tutte provenienti dal Paese asiatico. Gli agenti hanno anche rinvenuto la presenza di diversi indizi di una “mini fabbrica” di confezionamento di pigiami. Nelle diverse stanze dell’appartamento c’erano addirittura una ventina di posti letto.

Sono questi i primi risultati di un’indagine che sta portando avanti a vasto raggio la squadra mobile della Questura, guidata dal dirigente Alessandro Battista. Ieri mattina la polizia si è presentata in forze davanti all’immobile nel cuore del comune di Valera Fratta. Ed è poi entrata in casa, per vedere quali attività venivano compiute. Al momento dell’ingresso delle forze dell’ordine sono state trovate solo poche persone, ma il sospetto degli investigatori è che le operazioni compiute in quella villetta siano ben più ampie. Su questo sono in corso degli accertamenti da parte della squadra mobile, che si è coordinata per queste verifiche sulle condizioni di lavoro anche con gli esperti dell’Azienda sanitaria locale. L’episodio ha riguardato un’abitazione con un giardino, area verde coperta da un telone. All’interno ci vive una famiglia cinese, proveniente dalla regione sud del gigante orientale. Al campanello dell’appartamento risponde una donna. «Ci occupiamo di confezionamento. Le persone impegnate in questo lavoro non sono molte – commenta una ragazza alla porta -. Hanno fatto dei controlli le forze dell’ordine, ma è tutto in ordine».

L’intervento è stato seguito da una serie di abitanti della zona e curiosi che hanno visto un assembramento di volanti in una delle strade centrali del paese. Il sindaco di Valera Fratta, Giorgio Bozzini, informa che la famiglia di cinesi vive in quella villetta da qualche anno ed è abbastanza integrata nella comunità locale. «L’intervento da parte delle forze dell’ordine ha generato curiosità da parte dei cittadini, che hanno visto diversi mezzi della polizia. Io conosco queste persone solo di vista – dice il primo cittadino –, queste sono cose che non mi preoccupano molto, mi preoccupa di più la mancanza di lavoro. Mi sarei allarmato di più se avessero trovato un refurtiva di materiale rubato. Aspettiamo comunque di capire cosa esce dalle indagini che verranno effettuate dagli agenti». Non è il primo caso di laboratori di cinesi che vengono scoperti nel territorio e sottoposto a delle analisi più accurate. Al momento sono in corso degli esami approfonditi da parte delle forze dell’ordine. I riscontri ufficiali delle indagini potranno essere resi noti solo nei prossimi giorni da parte della Questura.

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