Tra i cacciatori è fuoco alle polemiche

Soci spaccati su regolamento e immissione a stagione aperta

Mattinata scoppiettante per l'Ambito territoriale di caccia (Atc) Laudense nord, ma nemmeno un piccione ci ha rimesso le penne: al posto della selvaggina, i 288 soci riuniti ieri al Cupolone di Sant'Angelo Lodigiano hanno preso di mira l'ordine del giorno dell'assemblea annuale, lasciando sul campo due degli otto punti messi in agenda dal Comitato generale.

E dire che tutto era partito sotto i migliori auspici: verso le 9.30 il sindaco Domenico Crespi aveva inaugurato i lavori con un allegro saluto, il presidente del Parco Adda Sud Silverio Gori aveva ribadito la propria vicinanza alle problematiche del mondo venatorio e quello dell'Atc Silvio Sacchi appariva disteso. Il presidente Federcaccia Giorgio Marazzina? Idem. Insomma: tutto lasciava credere che la "profezia" dell'assessore provinciale Matteo Boneschi si sarebbe avverata: «Non ho dubbi che i soci voteranno secondo coscienza e lasciando da parte ogni valutazione che non sia la correttezza o meno del bilancio stesso» aveva dichiarato nei giorni scorsi; e invece le cose sono andate esattamente al contrario.

I due bilanci sono stati effettivamente approvati senza intoppi (due astenuti per il consuntivo, unanimità per il preventivo, entrate stimate da qui al 2013: poco meno di quattrocento mila euro, da spendere per tre quarti nell'acquisto di selvaggina), e anche le relazioni del revisore dei conti e del presidente Sacchi non hanno praticamente sollevato obiezioni. Ma poi, quando l'assemblea è stata invitata a esprimersi sull'eventualità o meno di effettuare lanci di selvaggina a caccia aperta, le polveri hanno preso fuoco.

Molti i soci che si sono alternati al microfono a favore dell'una o dell'altra posizione: chi sosteneva che «le immissioni a stagione aperta contraddicono lo spirito della caccia sportiva» e chi, al contrario, ne ribadiva la necessità per via «della connotazione prettamente agricola delle aree di ripopolamento, soggette a bruschi cambiamenti d'habitat in concomitanza dei lavori agricoli, il che rende difficile la sopravvivenza degli animali liberati in estate». Inizialmente l'assemblea sembrava propendere per l'abolizione dei lanci, ma il mancato conteggio delle deleghe ha reso necessaria una seconda votazione: con 138 voti favorevoli vince il sì alle immissioni a caccia aperta, nelle prossime settimane il comitato comunicherà le date.

Scintille anche sull'approvazione del nuovo regolamento, presentato dal comitato come «migliorativo rispetto a quello attualmente in vigore, soprattutto per quanto riguarda le sanzioni». Alcuni soci non sono d'accordo, e molti lamentano di non aver potuto prendere visione del documento con sufficiente anticipo: Sacchi ha rimandato la discussione a data da destinarsi, così come la premiazione dei vincitori del trofeo Atc.

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