Svuotata la cassaforte delle slot

Rapinato il furgone incaricato di fare il giro dei bar

boffalora Svuotata la cassaforte con i soldi delle slot. Ieri pomeriggio tre banditi, incappucciati e armati di pistola, hanno fermato a Boffalora, in via Pagani, il furgone blindato che stava per completare il giro dei bar della zona per svuotare le slot machine e in pochi minuti hanno razziato l’intero incasso.

Subito è scattato l’allarme. I carabinieri hanno sentito l’esattore che era stato minacciato e poi hanno dato avvio alle ricerche. Tutte le pattuglie, anche delle altre province (in particolare Cremona, per la sua vicinanza fra Spino e Boffalora), sono state allertate con l’indicazione del mezzo usato per la fuga, pare una Citroen C2 bianca. Ma dell’auto, e dei malviventi, non è più stata trovata nessuna traccia.

«Non sappiamo ancora quanti soldi ci fossero nella cassa, stiamo facendo i conteggi - hanno spiegato in serata i responsabili della società Games Lodi di San Martino in Strada, che gestisce le “macchinette” e passa ogni giorno dai bar per svuotarle -. Abbiamo sentito il ragazzo, ma ci ha detto che sta ancora raccontando tutto ai carabinieri, quindi al momento non sappiamo niente».

Il blitz è avvenuto intorno alle 16 di ieri. Ad agire, secondo quanto raccontato dalla vittima, sono state tre persone con il volto coperto da un passamontagna. Quando il furgone della Lodi Games è ripartito da un locale, sembra il bar Pinocchio di via Pagani, dove aveva svuotato le slot, sono usciti allo scoperto e lo hanno bloccato al centro della strada. Il conducente, impietrito davanti alla minaccia della pistola che i tre impugnavano, è stato costretto a scendere e ad aprire la cassaforte, che loro hanno svuotato completamente. Il bottino è stato infilato in una borsa, poi i tre sono saliti su un’auto nei paraggi e si sono dileguati in direzione della provinciale 25, anche se non è chiaro se siano fuggiti verso Lodi o verso Spino. Per questo le ricerche sono scattate in tutte le direzioni possibili.

A quanto pare quindi il colpo è stato preparato nei minimi particolari. I malviventi conoscevano i movimenti del furgone e gli orari in cui sarebbe passato da Boffalora: è probabile quindi che lo abbiano tenuto d’occhio per diversi giorni. E così lo hanno atteso, restando nell’ombra fino al momento dell’assalto.

Davide Cagnola

Laura Gozzini

© RIPRODUZIONE RISERVATA