Spariti mille metri di cavi telefonici

Razzie a Salerano e in una frazione di Borgo

Un chilometro di cavi telefonici rubati in pochi giorni. Dopo le razzie di Graffignana e San Colombano, i ladri si sono spostati verso Sant’Angelo e nel fine settimana hanno colpito alla frazione Domodossola e a Salerano sul Lambro, in zone isolate e lontane dai centri abitati. Più di un migliaio gli utenti danneggiati, alcuni dei quali non sono ancora stati ricollegati alla linea. «Purtroppo non sempre riusciamo a risolvere il problema nell’arco di 24 ore - fanno sapere dalla Telecom -, i tempi di intervento infatti dipendono da molti fattori, anche tecnici. A Salerano comunque il problema è già rientrato, a Domodossola invece ci stiamo ancora lavorando». L’azienda, come parte lesa, ha presentato la denuncia ai carabinieri.

Domenica notte una parte dei cavi rubati sono stati recuperati dai carabinieri. Erano ammassati nell’aia della cascina Rita di Borgo San Giovanni, in località Domodossola, dove i ladri li stavano bruciando per sciogliere la guaina esterna in gomma e poter così “mettere le mani” sul rame all’interno, che non fonde se non a temperature altissime. Pare che qualcuno in zona si sia accorto dell’incendio e così ha lanciato l’allarme. La prima segnalazione parlava addirittura di una cascina in fiamme e così i vigili del fuoco sono arrivati in forze da Lodi e da Sant’Angelo. Ma poi si è scoperto che in realtà a bruciare erano solo i cavi, circa 200 chili al centro dell’aia, e che nessuna struttura era stata coinvolta.

I carabinieri di Sant’Angelo hanno avviato subito le indagini e così hanno scoperto che si trattava dei cavi Telecom rubati solo pochi giorni prima nella stessa località Domodossola, circa 450 metri. All’interno non c’è un unico filo di rame, che si può facilmente sfilare, ma tantissimi (almeno 400) fili sottili come capelli che nessuno riuscirebbe mai ad estrarre. Così i ladri li tagliano in pezzi di circa un metro e mezzo e poi li bruciano per far restare solo il rame, magari bruciacchiato ma ancora in perfetto stato. Il materiale recuperato è stato restituito alla Telecom, che comunque non potrà più riutilizzarlo, mentre dei ladri non è stata trovata alcuna traccia: evidentemente hanno lasciato l’area della cascina non appena si sono accorti dell’arrivo dei vigili del fuoco e dei carabinieri, già pronti magari a mettere a segno un altro furto nei prossimi giorni.

Sempre nel fine settimana, inoltre, un altra razzia di cavi telefonici (altri 500 metri circa) è avvenuta a lato della provinciale 140 a Salerano sul Lambro. In questo caso gli utenti danneggiati sono stati un migliaio, anche se l’azienda è riuscita a risolvere il problema nel giro di 24 ore.

Davide Cagnola

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