San Colombano: macerie e tagli selvaggi, chi tutela l’ambiente in collina?

Sale la protesta «ma il Parco è solamente un accordo urbanistico»

Alberi tagliati senza criterio, strade e percorsi interrotti, detriti edili messi sullo sterrato, un’eccessiva pulizia degli incolti. Da alcuni cittadini arrivano segnalazioni su tante situazioni al limite nella collina di San Colombano, nel territorio del Parco Locale della Collina. «Si può fare sempre di più e meglio, ma la collina nel suo complesso è più ordinata e pulita, e più accessibile sia per chi la coltiva sia per chi la vuole vivere», dice il presidente del Parco della Collina Pier Borella. La segnalazione di partenza arriva da alcuni cittadini fruitori abituali della collina. La strada sterrata dei Livelli, tra San Colombano e Miradolo, in località Palazzina in territorio di San Colombano, si presenta oggi con un tappeto di detriti edili. «Non sappiamo se sia regolare o meno, ma è partita una segnalazione e abbiamo interessato della questione le Gev, le Guardie Ecologiche Volontarie – raccontano -. Proprio nella stessa area sono stati fatti alcuni lavori, probabilmente per realizzare una nuova vigna, che hanno modificato in modo radicale il paesaggio della zona. Nello stesso modo, poco distante, nella zona di Casa Giotto, sulla strada sterrata sono state messe parti di piastrelle e schegge. Qualcuno ha bucato la bicicletta, ma pensiamo alla fauna selvatica, che sicuramente non ha un passaggio agevole». E per la fauna e l’ambiente è il pensiero principale: «In altra zona ci sono stati tagli di piante senza criterio – continuano le persone, che preferiscono restare anonime -. Si dice siano autorizzate, ma di certo non fanno un bel servizio all’ambiente. Del resto, però, in tante parti della collina si sta facendo una pulizia degli incolti. Appagano l’occhio, forse, ma proprio gli incolti sono i luoghi dove può trovare riparo la fauna selvatica. Forse sarebbe tempo di tutelare il parco».

Il Parco della Collina però non è propriamente uno strumento giuridico di tutela ambientale, essendo fondamentalmente una previsione di carattere urbanistico, quindi tutt’al più di tutela paesaggistica, in base alle norme e regolamenti che i vari comuni si sono dati. «E mi pare che le diverse situazioni segnalate non siano irregolari, anche se le eventuali competenze su autorizzazioni e permessi sono dei Comuni, non del Parco – spiega Pier Borella, presidente del Parco Locale della Collina -. Il taglio degli alberi è già all’ordine del giorno proprio della prossima riunione con i sindaci, per condividere linee guida in tutto il parco. Quanto alla pulizia degli incolti, c’è una legge regionale che li impone, ed è una richiesta arrivata dalle cantine vitivinicole, ma anche da tanti cittadini. San Colombano vuole una collina in ordine e in decoro, che sia facilmente fruibile da chi la vive per lavoro e da chi la vive per passione».

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