Intossicata dall’ascensore in fiamme

Chiama l’ascensore e si trova davanti un “muro” di fuoco e fumo. Attimi di paura ieri mattina in un condominio di Sant’Angelo Lodigiano, in via Cordai, dove sono dovute intervenire due squadre dei vigili del fuoco per domare un incendio che si era sprigionato nella tromba dell’ascensore.

L’allarme è stato lanciato intorno alle 7.30. Durante le operazioni è stato richiesto anche l’intervento di un’ambulanza al “118” per soccorrere la donna, di 45 anni, che aveva scoperto l’incendio e dato l’allarme: aveva inalato infatti del fumo ed era molto spaventata. È stata portata all’ospedale di Lodi per accertamenti con i sintomi di lieve intossicazione, anche se le sue condizioni comunque non destavano preoccupazioni.

I vigili del fuoco, arrivati da Lodi e dal distaccamento di Sant’Angelo, si sono fermati in via Cordai, al civico 19, per circa un’ora e mezza prima di poter dichiarare il “cessato pericolo”. Solo alle 9 quindi le squadre hanno lasciato la via. Dopo aver spento l’incendio hanno cercato di capirne l’origine: pare che tutto abbia avuto inizio per un cortocircuito all’impianto dell’ascensore. Ora spetterà all’amministratore del condominio richiedere l’intervento della ditta responsabile della manutenzione per sistemare l’impianto e scongiurare altri pericoli.

La palazzina in questione è di quattro piani e si trova nella zona di Sant’Angelo vicino alla caserma dei carabinieri. Pare che intorno alle 7.30 una residente di 45 anni sia uscita di casa e dal pianerottolo abbia schiacciato il pulsante per “chiamare” l’ascensore. Ma attraverso la fessura delle porte scorrevoli ha visto prima i bagliori, poi si è trovata davanti le fiamme e il fumo. Quest’ultimo è stato “risucchiato” verso l’alto nella tromba dell’ascensore e poi si è riversato sulle scale.

A quel punto la donna ha chiamato i vigili del fuoco, poi si è sentita male, sia per lo spavento subito che per il fumo inalato, e così un’ambulanza della Croce bianca di Sant’Angelo è arrivata in via Cordai per soccorrerla.

D. C.

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