Anche a Lodi Vecchio aumentano le famiglie che non pagano la mensa scolastica: il 20 per cento è in arretrato con i pagamenti, tuttavia l’amministrazione non adotterà la linea dura di non servire il pasto ai bambini le cui famiglie risultano essere morose. Né tantomeno vi è l’intenzione, come già accade in diversi comuni del Milanese, di dare un pasto “alternativo” o “più povero”(ad esempio, un semplice sandwich). Insomma, nessun alunno sarà messo a pane e acqua. Ciò non significa soprassedere sul problema, visto che è di circa 30mila euro (il Piano di diritto allo studio prevede un gettito annuo proveniente dal pagamento dei buoni mensa di 295mila euro) il credito che il Comune di Lodi Vecchio vanta nei confronti delle famiglie debitrici. «Non trovo giusto che siano i bambini a soffrire della situazione, non sono loro i responsabili», commenta l’assessore alla pubblica istruzione Andrea Locatelli. «Sicuramente la crisi economica ha portato la grave conseguenza della perdita di molti posti di lavoro. Comunque intendiamo recuperare i crediti perché si tratta di soldi pubblici e chi non paga danneggia anche gli altri». Per andare incontro ai bisogni di chi si trova in grave difficoltà economica, l’amministrazione offre delle soluzioni: «Dal 2011 è possibile portare a casa i bambini per il pranzo, si tratta di una decisione completamente libera per le famiglie - prosegue Locatelli - nessun bimbo viene escluso o allontanato in modo coatto, ma vi è la facoltà di scegliere una opzione certamente più economica». Inoltre, il debito può essere rateizzato: «Questa soluzione - sottolinea l’assessore - ci ha permesso e ci permette di recuperare ciò che ci è dovuto. Non è previsto in nessun caso la rinegoziazione del debito per una questione di correttezza nei confronti di tutti gli altri contribuenti. Colgo l’occasione per chiarire un altro aspetto. Correva voce che l’aumento delle tariffe del servizio mensa sia stato deciso per coprire i “buchi” di coloro che non pagano. Niente di più falso. L’incremento è dovuto ad un maggior costo del pasto a carico del Comune, a due aumenti Istat e all’organizzazione dei doppi turni in mensa». Per quanto riguarda il recupero dei crediti vengono solitamente inviate lettere di sollecito con cadenza trimestrale (dicembre, marzo, giugno). Tali lettere hanno l’obiettivo di quantificare il debito a carico della famiglia interessata, indicando termini e modalità di pagamento. Una volta scaduti tali termini si procede con l’emissione dell’ingiunzione di pagamento, la quale viene notificata agli interessati.
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