Furti: la Cassinetta si ribella

Da una parte ci sono i cittadini, preoccupati e in allarme. Dall’altra ci sono i soliti ignoti che, a furia di colpi, sono diventati il terrore di tanti. Tanto che i residenti stessi non ne possono più e chiedono una mano alle istituzioni.

È scoppiata la “guerra” a Pieve Fissiraga, nel quartiere Cassinetta, isola residenziale a due passi dalla zona commerciale del Mercatone Uno, contro i ladri e le razzie che tengono in ostaggio i residenti.

Un quartiere in allarme, quello che si affaccia sull’ex statale 235, per i diversi furti e i tentativi non riusciti messi a segno a danno delle villette che popolano il villaggio residenziale, tanto che i cittadini hanno deciso di prendere carta e penna e rivolgersi direttamente al primo cittadino.

Sono circa 50 i residenti che hanno già firmato la petizione “anti-ladro” presentata in comune nei giorni scorsi. Un documento in cui, nella guerra contro i raid criminali, i cittadini chiedono l’aiuto del comune. Più controlli e più attenzione, invocano. In una parola: videosorveglianza, in una zona priva di occhi elettronici e quindi ancor più esposta alle razzie notturne e diurne.

Per Pieve Fissiraga non sarebbe una novità. Una sorta di “grande fratello” è già stato allestito in alcuni dei punti strategici del centro. E gli occhi elettronici, per esempio, già oggi filmano i due ingressi del paese con il sistema di riconoscimento delle targhe delle auto, attivo all’inizio e alla fine di via Principale. Altre telecamere sono invece posizionate in piazza della Repubblica e al parco giochi comunale Peter Pan oltre che davanti al municipio.

«Tutti luoghi di interesse pubblico, come previsto dalla normativa - spiega il sindaco di Pieve, Paola Rusconi, alle prese con la petizione firmata dai cittadini della Cassinetta e per la quale il problema esiste -: siamo comunque già al lavoro sulla fattibilità di un nuovo intervento nel quartiere Cassinetta. I furti, e le irruzioni non andate a buon fine, ci sono stati, ma non si tratta in ogni caso di un’emergenza assoluta. I numeri ci dicono che il fenomeno, che va contrastato, è in linea con gli altri territori del Lodigiano».

Intanto l’ufficio tecnico è al lavoro ed entro il 20 aprile è attesa una relazione in cui si prenda in considerazione l’eventualità di ampliare il “grande fratello” anche al quartiere Cassinetta.

«Il sistema di videosorveglianza deve essere ancora concluso con nuove telecamere nei pressi del cimitero e della piazzola ecologica - chiude il sindaco - : non possiamo intervenire con sistemi che tengano le case sotto sorveglianza, perché in questo caso la competenza è dei privati con allarmi e altri sistemi, senza contare che la viabilità in quel punto non ci aiuta. Vedremo se sarà possibile posare nuove telecamere con il sistema di riconoscimento delle targhe, che inquadrino però solo la pubblica via».

Rossella Mungiello

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