Codognino sotto assedio: quarto furto

Razziato un grande magazzino gestito da cinesi

I ladri non “mollano la presa” sulla Muzza di Cornegliano. Domenica notte, infatti, è stato commesso il quarto furto in pochi giorni, il secondo nelle aziende nella zona del Codognino.

Questa volta nel mirino è finito il Djl, un grande magazzino di proprietà cinese dove viene venduto un po’ di tutto, dall’abbigliamento ai casalinghi agli accessori vari. I ladri sono entrati dal retro forzando un ingresso secondario e poi hanno fatto razzia. «Siamo qui dal 2005 e questo è il secondo furto che subiamo - spiega la titolare -, mentre nel 2008 la vigilanza privata è riuscita a mettere i ladri in fuga».

Ieri mattina è intervenuta sul posto la questura con una volante e la Scientifica per fare i rilievi. Il negozio è sorvegliato da telecamere e le immagini registrate durante la notte sono state prelevate dai poliziotti. Il blitz è avvenuto alle 23.23, quando un’auto Alfa Romeo grigia è arrivata in retromarcia (probabilmente per evitare che le telecamere riprendessero la targa) e si è piazzata vicino all’ingresso sul retro. I malviventi erano in tre, tutti vestiti di scuro e con il volto coperto da un passamontagna. Hanno cercato di forzare la porta di sicurezza, ma non ci sono riusciti, così hanno “ripiegato” su un’altra porta. In due sono entrati, mentre il terzo è rimasto fuori a fare il “palo”.

In quattro minuti hanno riempito sacchi e valige di centinaia di oggetti, inoltre sono riusciti ad aprire la cassaforte negli uffici. Ieri l’inventario era ancora in corso e per questo il valore del furto (comunque ingente) doveva ancora essere quantificato. «Stiamo cercando di capire con la vigilanza come mai non sia suonato l’allarme» aggiunge la titolare.

I ladri, una volta riempita l’auto di refurtiva, se ne sono andati via; ma dopo un quarto d’ora, come documentato dalle telecamere, sono tornati al bazar, forse per prendere qualcosa che avevano dimenticato dentro. Quando sono usciti, due minuti più tardi, non avevano in mano niente di visibile. Questa volta l’allarme è suonato e sul posto sono arrivati, dopo pochi minuti, i titolari con le volanti di polizia e la vigilanza privata, ma i malviventi erano già fuggiti. «La polizia ha lavorato molto bene - aggiunge la titolare -, è intervenuta subito con la Scientifica per rilevare impronte e tracce che avrebbero potuto andare perse, poi alla mattina sono tornati per i filmati delle telecamere».

Si tratta quindi del quarto furto avvenuto alla Muzza di Cornegliano in pochi giorni. Nella notte fra mercoledì e giovedì scorso, infatti, erano finite nel mirino le Officine Meccaniche Foina e Arienta di via Lombardia, sempre al Codognino, dove i ladri avevano fatto razzia di acciaio e bronzo e si erano portati via anche due camion dell’azienda, mettendo a segno un furto dal valore vicino ai 100mila euro. La stessa notte, inoltre, erano finiti nel mirino i cantieri nella zona nuova del paese, vicino alla provinciale 186, dove erano spariti attrezzi da lavoro, e l’asilo nido “L’Aquilone” di via Mamoli, dove i ladri si erano presi la caldaia.

«Due furti così ravvicinati nelle aziende non era mai avvenuti - spiega il primo cittadino di Cornegliano Matteo Lacchini -. Ora vogliamo valutare bene la situazione con le forze dell’ordine per capire quale sia la reale situazione del paese e come intervenire». In estate c’erano stati altri furti nei cantieri, mentre alcuni mesi fa aveva colpito la banda dei box e delle ville. «Al momento riusciamo a controllare gli edifici pubblici con le telecamere e la vigilanza privata, che fa tre passaggi ogni notte in paese. Per valutare ulteriori “contromisure” dobbiamo capire bene cosa stia succedendo, se si tratta cioè di un fenomeno contingente, comunque da non sottovalutare, o di qualcosa di più preoccupante».

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