SAN ROCCO Travolto da un portone di ferro, restano gravi le condizioni dell’operaio senegalese

L’uomo è rimasto schiacciato con schiena e gambe sotto la pesante struttura. Vallacchi: «Serve un’azione di prevenzione completa sul territorio»

Rimane ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Niguarda di Milano il 52enne operaio della Bassi travolto nel pomeriggio di ieri, giovedì 2 maggio, da un portone in ferro alto una dozzina di metri. L’uomo, dipendente dell’azienda situato nell’omonima via a San Rocco al Porto, intorno alle 17.15 non si è nemmeno accorto che la struttura gli stava piombando addosso, rimanendo con schiena e gambe schiacciate. Soccorso dai colleghi, il 52enne, di nazionalità senegalese e residente a Piacenza, è stato trasportato poi in eliambulanza al Niguarda, con carabinieri e Ats ora al lavoro per ricostruire la dinamica dell’accaduto e soprattutto perché il portone sia uscito dalle “guide”.

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Nelle ore immediatamente successive al fatto non sono mancate le reazioni di sdegno da parte dei sindacati, indetto anche lo stato d’agitazione, mentre in mattinata la consigliera regionale del Partito democratico Roberta Vallacchi ha annunciato come «discuteremo nelle commissioni e poi in aula il Piano sociosanitario regionale e nei miei emendamenti impegno la giunta Fontana a ricostituire i dipartimenti di prevenzione provinciali dotandoli di tutte le risorse umane, economiche e strumentali necessarie. In queste strutture non servono solo medici, ma anche ingegneri, geometri, tecnici di laboratorio e altre figure professionali specifiche, in modo da poter attuare un’azione di prevenzione completa sul territorio. Non solo: con un emendamento chiedo espressamente di coinvolgere attivamente le articolazioni territoriali, quindi Comuni, associazioni, forze sociali, terzo settore, scuole, ispettorato del lavoro, vigili del fuoco, ordini e albi professionali, Inail».

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