Razzie in 4 aziende alla Mirandolina

Nel mirino Tecnomarmi, Trezza, Edilgara e BM2:

sono spariti due furgoni e attrezzi vari da lavoro,

nella ditta di giocattoli non hanno portato via niente

Anche una ditta di giocattoli nel mirino dei ladri che martedì notte hanno passato al setaccio la zona industriale Mirandolina di Codogno. Sono quattro le ditte violate dalla banda di malviventi, che hanno fatto irruzione alla Tecnomarmi e alla Edilgarà di via Turati, alla BM2 e alla Trezza di via Aldo Moro. Alla Tecnomarmi sono riusciti a rubare un furgone Fiat Ducato e utensili per tagliare il marmo, caricati molto probabilmente sul quattroruote prima di spostarsi nella ditta vicina. La Edilgarà, dove hanno razziato utensili per l’edilizia.

Da via Turati sono quindi passati a via Aldo Moro, la strada dietro l’angolo, e qui hanno avuto fortuna soltanto alla BM2. Il colpo ha fruttato ai ladri un altro furgone, questa volta un Fiat Scudo, e un centinaio di aspirapolveri. E’ andata storta invece alla Trezza poco distante, azienda specializzata nella vendita al dettaglio di giocattoli. I malviventi si sono intrufolati nel capannone, ma non hanno portato via niente. Resta da chiarire se non abbiano trovato quello che cercavano o siano stati disturbati e costretti alla fuga. La serata ha comunque fruttato alla banda un buon bottino: si stima che la refurtiva ammonti a 50mila euro, il valore dei due furgoni sommato a quello degli attrezzi da lavoro e dei prodotti destinati alla vendita. Le ditte sono tutte dotate di sistema d’allarme, ma i predoni hanno provveduto a metterli fuori uso prima di entrare in azione. Così nessuno si è accorto della loro presenza fino a ieri mattina, quando i titolari delle attività si sono recati al lavoro e hanno trovato la brutta sorpresa. Allertato il 112, una pattuglia dei carabinieri della compagnia di Codogno è arrivata sul posto per un sopralluogo e sono subito partite le indagini per risalire agli autori del raid. Non vi è dubbio che i quattro colpi siano opera della stessa banda ed è facile ipotizzare che i componenti fossero più di due. Qualcuno ha fatto da palo, gli altri hanno manomesso il sistema d’allarme e sono sgusciati dentro. Poi hanno rovistato all’interno dei capannoni e si sono impossessati dei quattroruote, che logisticamente sono serviti a caricare il resto del materiale. Il furto dei furgoni s’inscrive nella lunga scia di quattroruote - per lo più auto di grossa cilindrata - rubate nelle ultime settimane nella Bassa per essere usate a commettere altri furti. Secondo una prassi ben consolidata. Raccolto ogni elemento utile alle indagini, ora i carabinieri sono al lavoro per collegare i fatti di ieri a razzie analoghe avvenute sul territorio. Basterebbe un passo falso a fare finire i malviventi in manette.

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