Lunedì via al processo a Lodi

In aula sfileranno i testimoni

Sono almeno tre le persone che hanno veduto con i loro occhi l’incidente di domenica 10 luglio e testimonieranno nel processo al via lunedì a Lodi. Vi è naturalmente Davide Seveso, il padre del compagno di classe di Claudio che quel giorno aveva i due bambini di fianco a sé, fino a un attimo prima che l’auto pirata travolgesse il piccolo Michelini. Facevano ritorno da Bertonico dopo un giro in bicicletta, le due famiglie Seveso e Michelini tutti presenti a parte il signor Antonio Michelini che era rimasto a casa. Ma vi sono anche altri due testimoni diretti. Il primo è un giovane che all’ora del fatto stava correndo da solo sulla ciclabile, il figlio di una cliente della mamma di Claudio che di professione fa la parrucchiera a Castiglione. L’altro è invece l’uomo che ha fotografato con il suo telefonino la targa della Peugeot 207 con al volante il codognese F.B che ha investito il bimbo. Grazie a lui i carabinieri di Codogno hanno avuto l’informazione chiave per risalire al colpevole dell’investimento e raggiungerlo sotto casa dove è stato subito tratto in arresto. Attorno queste tre persone si concentrerà dunque la procura nel sostenere l’accusa. Molti di più, poi, sono coloro che hanno visto la scena qualche istante dopo l’accadimento. Automobilisti sopraggiunti sul luogo della tragedia a impatto ormai avvenuto, ma che hanno fatto in tempo a vedere la Peugeot 207 fermarsi, il conducente scendere e sganciare la bici di Claudio rimasta incagliata sotto, rimontare in auto e fare inversione a “u” per tornare indietro. A Codogno.

«Aveva il parabrezza sfondato - ha raccontato il giorno dell’incidente uno dei presenti - ci è sfilato davanti in macchina piano, come sotto choc. Gli abbiamo chiesto dove stesse andando ma ha alzato solamente il braccio salutandoci con la mano». Qualcosa potranno forse aggiungerla anche il medico e l’infermiera di passaggio che dopo Davide Seveso sono accorsi per primi da Claudio, gli sono stati vicini fino all’arrivo dell’ambulanza della Croce rossa di Codogno e dell’automedica del 118. Saranno tutti presenti lunedì in tribunale a Lodi? Si vedrà. Quel che è certo è il desiderio di tanti di vedere in faccia il 38enne di Codogno. Sono quelli che vorrebbero che l’udienza sia aperta al pubblico, decisione che spetta solo al giudice prendere.

L. G.

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