L’odissea del pappagallino Charly

Un lieto fine che ha dell’incredibile. Dove fortuna e coincidenze hanno giocato un ruolo decisivo per chiudere al meglio una vicenda che per un mese aveva scatenato curiosità ed interesse. Pappagallo di razza “conuro testa nera”, Charly è stato ritrovato ed è tornato a casa, tra le belle stanze di Cascina Torchio in piena campagna, coccolato dall’affetto della famiglia Longari, da papà Giusto e mamma Dominique ma soprattutto dal piccolo Carlo, vero e proprio “padroncino” di questo uccellino lungo trenta centimetri, capace di fischiare e pure di “parlare”, con un gran ripetere di frasi brevi e nomi dei suoi proprietari. «Ci sembra un miracolo, siamo felicissimi»: ha commentato al telefono mamma Dominique, pappagallino addormentato sulla spalla. La vicenda, peraltro, un po’ del miracoloso ce l’ha sul serio.

L’antefatto riporta al 10 aprile quando, complice una zanzariera rotta, Charly prende il volo, sparendo in piena campagna. Immediate le ricerche, tanti i manifesti di appello al ritrovamento sparsi dai Longari in tutta Codogno e pure nella Bassa. Ad un mese di distanza dalla sparizione, nessuno credeva più che Charly potesse essere ritrovato. Sbagliato invece: perché il pappagallino non era sperso chissà dove, bensì ritrovato proprio lo stesso giorno in cui aveva preso il volo da Cascina Torchio.

Dove? A Casalpusterlengo, zona industriale Lever, fermo senza più forze su un camion di servizio posteggiato tra i capannoni. Ad avvistarlo è stato un addetto del sito che subito ha pensato al cognato (sempre di Casale) appassionato di pappagalli. Catturato con facilità, Charly è stato portato proprio da questo casalino amante dei pappagalli ed a Casale ha vissuto per un mese, ben curato nella sua gabbia, accanto ad un pappagallo razza “inseparabile”. Sempre però in silenzio. Caso ha voluto che la figlia di quest’uomo giorni fa sia approdata a Codogno, alla clinica veterinaria “Città di Codogno” per una visita al proprio cane. Lì la ragazza ha visto il manifesto con la foto di Charly e l’appello della famiglia Longari. Un rapido giro di telefonate e tempo qualche ora il pappagallino era di nuovo a casa sua. «Ha parlato a tutto spiano per non so quanto tempo, continuando felice a chiamarci, cercando in continuazione Carlo», ha ricordato mamma Dominique, pronta a ringraziare il signore di Casale (a cui è stata data ricompensa, come promesso dai manifesti) per le attente cure riservate a Charly. Che adesso non potrà più scappare: come consigliato dal veterinario, il pappagallino è stato sottoposto ad una spuntatura delle ali, impossibili altre fughe lontano da casa.

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