La versione del direttore dell’ospedale

«Non c’è stato alcun cesareo ritardato. Anzi, il cesareo non era nemmeno previsto perché si trattava di una gravidanza fisiologica ed entro i termini». Lo precisa Valerio Tagliaferri, direttore medico del presidio ospedaliero di Codogno, in provincia di Lodi, dove ieri mattina una giovane donna ha dato alla luce un figlio morto. Lei e il marito, di origine romena, hanno fatto denuncia sostenendo che di sabato la struttura sanitaria non avesse personale disponibile per effettuare un cesareo.

«Non è vero che la gravidanza avesse superato il termine - spiega Tagliaferri all’Adnkronos Salute - e non è vero che in ospedale non ci sia personale pronto a eventuali cesarei nel fine settimana. Il presidio ospedaliero dispone infatti di una guardia ostetrica attiva 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno - assicura il direttore medico - e c’è sempre un operatore reperibile di notte e nei giorni festivi per i cesarei. Lo dimostra il fatto che nell’ultimo fine settimana ne sono stati effettuati 3, e sarebbe stato fatto anche questo se fosse stato necessario».

I medici assicurano invece che non ce ne fosse alcun bisogno: «Tutti i controlli erano risultati nella norma e non si era mai parlato di cesareo».

La donna, spiega Tagliaferri, «si è presentata sabato mattina in ospedale perché aveva dei dolori. È stata controllata subito e l’ecografia risultava nella norma. Siccome la gravidanza era vicina al termine, si è deciso di tenere la paziente sotto osservazione. Tutto é risultato normale anche all’ultimo controllo, eseguito alla mezzanotte di domenica. La donna ha quindi dormito in ospedale, ma ieri mattina il bambino è risultato morto. Si tratta di un evento strano, ma purtroppo statisticamente possibile», puntualizza il direttore. «Altri elementi, magari una malformazione del neonato, potranno emergere dall’autopsia disposta dal magistrato». Oltre all’inchiesta aperta dopo la denuncia dei genitori, «ho chiesto personalmente al primario di presentare una relazione sull’accaduto. Ma dai fatti - conclude Tagliaferri - non risulta che vi siano stati ritardi di alcun tipo».

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