I “parà” cercano casa nella Bassa

Il nucleo di Protezione civile dei paracadutisti

di Bergamo vuole aprire una sezione ai confini del Po. Si discute sul nuovo quartier generale

Il nucleo Protezione civile Paracadutisti di Bergamo cerca casa nella Bassa Lodigiana e potrebbe atterrare a Somaglia. Il sindaco di Casale Flavio Parmesani ipotizza l’utilizzo del castello Cavazzi, ma il primo cittadino di Somaglia frena: «Semmai il centro del Gargatano è più adatto». Il contatto è avvenuto domenica in occasione della manifestazione a Casale per la nascita del gruppo Alpini della Bassa Lodigiana. Tra gli altri era presente una delegazione del Nucleo Protezione Civile onlus Paracadutisti di Bergamo, che conta iscritti anche a Casale. L’associazione opera a livello nazionale come affiliata della protezione civile e annovera tra le proprie fila soprattutto ex para. Come associazione della Protezione Civile è in grado di operare a diversi livelli nelle emergenze territoriali, ma in particolare si distingue per la sua dotazione di mezzi, gru, escavatori e addirittura dei droni, piccoli apparecchi volanti senza pilota, da un metro di diametro circa, che possono essere allestiti anche con telecamere e rilevatori a infrarossi per la visione dall’alto del terreno alla ricerca per esempio di dispersi o per la verifica di frane, smottamenti, allagamenti. L’associazione vuole creare una sezione staccata nella Bassa Lodigiana e si è rivolta al sindaco di Casale Flavio Parmesani. «Come associazione di protezione civile potremmo poi convenzionarci a livello comunale, come già accade con il Radio Club Laser - dice il sindaco di Casale -. Ci hanno chiesto degli spazi per aprire la loro sezione, e ci stiamo ragionando. Tuttavia, mi pare che una sede naturale più adatta possa essere a Somaglia, per esempio nel Castello Cavazzi che è in fase di sistemazione e che domenica abbiamo mostrato anche ai rappresentanti dell’associazione paracadutisti. Come funzioni associate stiamo lavorando con gli altri sei comuni, Guardamiglio, Livraga, Orio Litta, Ospedaletto, Senna e Somaglia appunto, per organizzare tutti insieme la funzione di protezione civile, e Somaglia con il suo castello potrebbe essere la sede ideale per ospitare i diversi gruppi, sia quelli comunali sia le associazioni, in un’ottica di coordinamento immediato e di razionalizzazione». Un’ipotesi da esplorare, ma che arriva sul tavolo dell’amministrazione di Somaglia prematura, a sentire il sindaco Giuseppe Medaglia. «Al momento non c’è nulla, però, anche perché un passaggio simile andrebbe prima condiviso con i gruppi di protezione civile - dice il primo cittadino -. Somaglia per la sua collocazione è sicuramente un candidato naturale per un’eventuale sede di coordinamento di protezione civile tra i comuni delle funzioni associate con Casale, ma a oggi non c’è nulla. E tantomeno sul castello. Semmai, un luogo più adatto potrebbe essere il centro del demanio al Gargatano, già utilizzato in passato dalla protezione civile, e tuttavia bisognerebbe ridiscutere con il demanio i termini».

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