Guardamiglio, cassa alla Nilfisk

Da oggi le tute blu della Nilfisk Advance di Guardamiglio sono in cassa integrazione ordinaria: l’accordo tra i vertici della multinazionale danese che produce macchine lavasciuga e i sindacati è stato firmato ieri pomeriggio in Assolodi, interessa 85 dei 148 lavoratori occupati e durerà tredici settimane. I reparti coinvolti sono quelli della produzione, salvi progettazione e sviluppo. La trattativa condotta dal rappresentate della Fiom-Cgil Giovanni Ranzini e dal segretario provinciale Fim-Cisl Laura Zangara ha puntato a garantire la massima equità tra tutti gli operai che da oggi vedranno il monte ore e dunque lo stipendio ridursi. I manager si sono mostrati pronti ad accogliere le loro richieste e alla fine si è arrivati a siglare quello che i sindacalisti non hanno esitato a definire un «buon accordo». Innanzitutto sono previste la rotazione e il tetto massimo di due settimane di cassa per ogni cassaintegrato. L’azienda ha poi concesso l’anticipo e la maturazione dei ratei di ferie, di tredicesima e Rol. Infine, ed è proprio questo il valore aggiunto del patto, a partire dalla 41esima ora di cassa scatterà un’integrazione al reddito. «È lì che la decurtazione dello stipendio comincia a farsi sentire in modo pesante - spiega Giovanni Ranzini - attraverso questa integrazione invece si riesce a non penalizzare chi è costretto a due settimane di cassa integrazione rispetto a chi invece ne deve fare una». Il consenso dei dirigenti della multinazionale su questo punto non era affatto scontato e non è un caso che si tratti del primo accordo firmato nel Lodigiano dai due rappresentanti sindacali che lo contiene. «È la prima azienda del territorio che ha messo nero su bianco l’integrazione al reddito - rimarca Laura Zangara -, significa aver compreso le difficoltà delle famiglie dei lavoratori e il paradosso è che si tratta di un’azienda estera. La cultura della concertazione è più alta nelle multinazionali che nelle ditte del territorio, eppure è qui dove i lavoratori vivono e fanno girare i consumi».

All’incontro in associazione a Lodi nel pomeriggio è seguita l’assemblea con le tute blu, da oggi qualcuno comincerà a stare a casa e poi a rotazione toccherà agli altri. In attesa che gli ordini riprendano e anche la produzione torni a pieno regime.

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