CODOGNO Una targa in senologia in ricordo di Vanna Alquati

Grazia al progetto “Vanna” è stato acquistato un ecografo per l’ospedale

Grazie al “Progetto Vanna”, che ha permesso di donare un ecografo di ultima generazione, sono aumentate del 75 per cento rispetto al 2019 le ecografie al seno all’ospedale di Codogno. Ieri mattina, a circa un anno dal lancio del progetto in memoria di Giovanna Alquati - Vicepresidente della Fondazione Comunitaria di Lodi e volontaria dell’Associazione Il Samaritano, scomparsa nell’ottobre 2021 - è stata apposta una targa nel reparto di senologia.

«In breve tempo abbiamo ottenuto i risultati che speravamo», ha osservato il direttore generale dell’Asst, Salvatore Gioia. Il progetto, avviato da Il Samaritano - per cui era presente Emiliano Faliva - con il contributo della fondazione Comunitaria e la collaborazione dell’Asst, era nato per migliorare la diagnostica senologica del presidio ospedaliero di Codogno. Una grande adesione si era manifestata fin da subito ad espressione dell’affetto e della stima che molte persone provavano nei confronti della professoressa Alquati. Da febbraio 2022, mese del lancio della raccolta fondi, numerosi privati, imprese, associazioni ed enti del territorio hanno donato un importo totale di 14.885mila euro, a cui la fondazione Comunitaria ha aggiunto altri 30mila euro per coprire il costo dello strumento.

«Vi faccio i i miei complimenti per i numeri entusiasmanti raggiunti, che spero possano sempre aumentare», ha detto il vicepresidente della fondazione Comunitaria Emilio Fugazza. Il nuovo ecografo, in comodato d’uso gratuito, ha sostituito quello utilizzato in precedenza e permette una diagnostica più approfondita; nel 2022 ha consentito di realizzare 427 ecografie bilaterali e 210 ecografie monolaterali. «Grazie a nome mio e di tutte le donne che ne hanno usufruito - ha detto la primaria di radiologia, Paola Scagnelli -. Sono state fatte diagnosi di altissima qualità grazie a uno strumento di ultima generazione».

«Il dolore per me rimane fortissimo e mi fa piacere vedere che mia mamma continua a essere ricordata - ha concluso il figlio di Vanna Alquati, Alberto Rosso -; non mi sono sentito abbandonato. Questa iniziativa è particolarmente bella perché qui si salvano vite e spero che con questa macchina ne salverete ancora di più».

Sul «Cittadino» in edicola oggi 24 febbraio 2023, l’articolo di Veronica Scarioni

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