L’ultima strage del mare: una vergogna

Una lunga fila di sacchi verdi, allineati sulla banchina. È l’istantanea, tragica, dell’ultima strage del mare che riconsegna alla cronaca, e viste le dimensioni anche alla storia, 92 morti, tra loro donne e 2 bambini di due e tre anni. I sopravvissuti sono 151. È un bilancio ancora provvisorio, visto che mancano all’appello ancora 250 persone, del naufragio all’alba di oggi davanti le coste di Lampedusa, di un barcone carico di immigrati. Un naufragio causato da un incendio a bordo. L’allarme è stato dato da due pescherecci che transitavano nella zona. Secondo i carabinieri i migranti per farsi notare dagli isolani hanno dato fuoco a una coperta e questa potrebbe essere stata la causa dell’incendio che si è sviluppato a bordo. “Una tragedia immane” l’ha definita il sindaco di Lampedusa Giusy Nicolini. A confermarlo anche il medico responsabile del Poliambulatorio di Lampedusa Pietro Bartolo: “Dal punto di vista dei numeri delle vittime è una tragedia senza precedenti. In tanti anni di lavoro qui non ho mai visto nulla di simile”. Sulla banchina del porto si trovano, oltre ai soccorritori, molte ambulanze con medici rianimatori ma, aggiunge Bartolo, “abbiamo bisogno di carri funebri”. Intanto prosegue l’opera di soccorso e di ricerca dei dispersi da parte delle motovedette della Guardia Costiera. I soccorsi vengono seguiti dalla sala dei Vigili del Fuoco del Viminale dal ministro degli Interni, Angelino Alfano, che a breve dovrebbe partire per Lampedusa. Parallelamente la Polizia sta interrogando alcuni dei superstiti del naufragio nell’ambito delle indagini avviate per identificare e arrestare gli scafisti del barcone.La tragedia a largo di Lampedusa ha fatto gridare a Papa Francesco un forte “È una vergogna, è una vergogna!”, parole dette ‘a braccio’, e risuonate durante l’udienza in Vaticano ai convegnisti per il 50° anniversario dell’enciclica “Pacem in terris”. “Parlando di pace, della disumana crisi economica mondiale, sintomo di una grave mancanza di rispetto dell’uomo - ha detto il Papa - non posso non ricordare con grande dolore le ennesime vittime del grande naufragio al largo di Lampedusa. È una vergogna, è una vergogna!”. “Uniamo le nostre forze perché non si ripetano più simili tragedie. Solo la decisa collaborazione di tutti può aiutare a prevenire tali tragedie”, ha aggiunto il Pontefice che poco prima aveva affidato a Twitter il suo invito a pregare “Dio per le vittime del tragico naufragio”. Tristezza e indignazione sono state espresse al Sir da monsignor Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e presidente della Commissione episcopale per le migrazioni (Cemi). “Una notizia che fa sorgere sentimenti di tristezza e indignazione perché non possiamo continuare a contare morti come se fossimo semplicemente testimoni”. “Le storie di persone che si mettono in viaggio, come ha detto il Papa a Lampedusa - ha aggiunto mons. Montenegro -, sono storie che si intrecciano con le nostre e quindi ci interessano. Papa Francesco ci ha interrogato se questi morti ci causano lacrime. Ecco perché non possiamo solo tenere una contabilità o rassegnarci passivamente”.“Tragedia immane”, “non umanamente sopportabile”: la politica reagisce così alla notizia del naufragio. Per il presidente del Consiglio Enrico Letta si tratta di una “tragedia immane”, mentre per il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi “bisogna fare tutto il possibile per fermare i trafficanti di morte che sfruttano la speranza dei poveri”.“Dopo anni di disgrazie questo Governo deve impegnarsi con l’Ue per evitare drammatici episodi come quello di oggi con soluzioni urgenti e condivise dai Paesi che si affacciano sul Mediterraneo”, ha detto il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo Massimo Bray, esprimendo allo stesso tempo il suo cordoglio. La presidente della Camera Laura Boldrini ha telefonato al sindaco di Lampedusa, Giusy Nicolini, ringraziandola per l’impegno e l’umanità messa in campo in questa ennesima tragedia. Nelle prossime ore, compatibilmente con lo svolgimento dei lavori d’aula, Boldrini dovrebbe recarsi nell’isola a portare “la solidarietà e il cordoglio della Camera dei deputati”.Il naufragio di ieri mattina a Lampedusa segue di soli quattro giorni quello di Scicli (Ragusa) dove lunedì mattina sulla spiaggia di Sampieri erano annegati 13 eritrei nelle secche a pochi metri dalla riva dove si era arenato il loro barcone. Per quello sbarco sono stati arrestati 7 scafisti, 5 siriani e due egiziani, accusati di aver frustato i migranti per farli saltare in mare. Nel corso del 2013 (fino a settembre), secondo dati forniti da Save the Children, sono stati 21870 i migranti arrivati via mare a Lampedusa e lungo le coste di Sicilia, Calabria e Puglia, di cui 2710 donne e 4050 minori, per la maggior parte non accompagnati (2914) e originari prevalentemente dalla Siria (1324).

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