In Italia uno su dodici è un cittadino straniero

Italia, paese di immigrati. Siamo ormai a quota 5 milioni: uno su dodici residenti nella penisola (suppergiù, l’8,2%). È vero: i giovani (ma pure gli adulti) italiani tornano a espatriare, in cerca di lavoro, a causa della crisi. Ma l’incremento degli arrivi dall’estero non si arresta. Anche se la crisi sembra averlo un po’ spuntato.Si può sintetizzare così, il profilo delle presenze dei migranti stranieri nel Belpaese, come lo delinea la ventiduesima edizione del Dossier statistico Immigrazione di Caritas e Migrantes. I numeri pesano, e hanno un ruolo centrale nel Dossier. Il quale però, sin dal titolo, avverte: “Non sono numeri”. Perché, dietro le cifre, si stagliano fenomeni e si snodano storie di cui occorre ripercorrere il bandolo, per non smarrire il significato del fenomeno.Il Dossier ha stimato che il numero complessivo degli immigrati regolari in Italia, inclusi quelli non ancora iscritti in anagrafe, ha di poco superato i 5 milioni di persone alla fine del 2011, un numero appena più alto di quello stimato per il 2010 (5.011.000 rispetto a 4.968.000) e più elevato rispetto alle risultanze provvisorie del Censimento generale della popolazione, al quale può essere sfuggita una parte degli stranieri regolarmente presenti.Nel 2011 il ministero degli affari esteri ha rilasciato 231.750 visti per inserimento stabile, in prevalenza per motivi di lavoro e di famiglia; i permessi di soggiorno in vigore alla fine dell’anno, inclusi i minori iscritti sul titolo dei genitori e al netto dei casi di doppia registrazione (archivio del ministero dell’interno, revisionato dall’Istat) sono stati 3.637.724, in leggero aumento rispetto ai 3.536.062 del 2010 (+2,9%).Da questa base si è partiti per elaborare la stima del Dossiere quantificare, anche con il supporto di altri archivi, la consistenza degli immigrati comunitari che, come è noto, non sono più inclusi nell’archivio dei permessi di soggiorno. Il numero stimato dei comunitari (1.373.000, per l’87% provenienti dai 12 paesi di più recente ingresso nel-la Ue) è stato ottenuto applicando ai residenti a fine 2010 lo stesso tasso d’aumento riscontrato tra i soggiornanti non comunitari nel 2011. I principali paesi di origine sono dunque risultati: Romania (997 mila), Polonia (112 mila), Bulgaria (53 mila), Germania (44 mila), Francia (34 mila), Gran Bretagna (30 mila), Spagna (20 mila) e Paesi Bassi (9 mila).La ripartizione della stima totale delle presenze per aree continentali vede prevalere l’Europa, tra comunitari (27,4%) e non comunitari (23,4%), seguita da Africa (22,1%), Asia (18,8%) e America (8,3%), mentre le poche migliaia di persone provenienti dall’Oceania e gli apolidi non raggiungono neppure lo 0,1%.Tra i soggiornanti europei non comunitari (1.171.163), gli albanesi sono i più numerosi (491.495). Seguono 223.782 ucraini, 147.519 moldavi, 101.554 serbi e montenegrini, 82.209 macedoni, 37.090 russi; quindi, tra i 20mila e i 30mila ciascuno, i bosniaci, i croati e i turchi. L’Albania è anche il primo paese per numero di studenti universitari (oltre 11 mila nell’anno accademico 2011-2012, su un totale di65.437, mentre nell’Ue gli studenti internazionali sono 1 milione 200 mila).Per quanto riguarda il continente africano, alla fine del 2011 i marocchini risultano essere la prima collettività, con 506.369 soggiornanti (i più numerosi anche tra tutti i non comunitari). Le altre grandi collettività africane pro-vengono da Tunisia (122.595), Egitto (117.145), Senegal (87.311), Nigeria (57.011), Ghana (51.924); seguono Algeria (28.081) e Costa d’Avorio (24.235) e numerosi altri paesi. In totale, i soggiornanti africani sono 1.105.826.Gli immigrati dall’Asia, che a fine 2010 hanno inciso per il 12,7% sull’insieme dei residenti stranieri nel l’Unione europea, nell’anno successi-vo sono arrivati a incidere in Italia per 6 punti percentuali in più, per un to-tale di 924.443 soggiornanti. In parti-colare, l’Italia è lo stato membro che nell’Ue accoglie le collettività più numerose di cinesi (277.570 soggiornanti nel 2011), filippini (152.382), bangladesi (106.671) e srilankesi (94.577), mentre è il secondo stato per quanto riguarda la presenza di indiani (145.164) e pakistani (90.185).La componente americana totalizza nel suo complesso 415.241 soggiornanti. Le principali collettività provengono da Perù (107.847 persone), Ecuador (89.626), Brasile (48.230) e Stati Uniti (36.318), paesi seguiti – con circa 20 mi-la soggiornanti ciascuno – da Colombia, Cuba e Repubblica Dominicana; quindi – con circa 10 mila presenze – da Argentina, Bolivia ed El Salvador.

© RIPRODUZIONE RISERVATA