Il Lodigiano ha bisogno di posti di lavoro

Caro direttore, vorrei intervenire sul tema dei nuovi insediamenti produttivi e delle logistiche che sta interessando i Comuni della Bassa e non solo. In questi cinque anni e mezzo di mandato amministrativo vedo e vivo il dramma della mancanza di lavoro di decine di famiglie in grave difficoltà. Ora due nuovi orizzonti sembrano aprirsi. La Lidl ha ben avviato le pratiche per l’ampliamento dei magazzini sul territorio comunale di Somaglia al confine con Casale; una ditta francese ha avviato contatti per un insediamento importante di logistica a Ospedaletto direzione Livraga. Orio Litta e Senna non hanno mai avuto né insediamenti né vantaggi, solo svantaggi. Il Po, la verde campagna o la Via Francigena porteranno forse turisti ma non certo posti di lavoro. Per questo lembo di Bassa l’unica fonte di ricchezza è il casello della A 1 di Casalpusterlengo sulla Milano – Bologna: ma a patto che arrivino aziende a creare lavoro. Sono sei i Comuni dell’ambito direttamente interessati dai due nuovi insediamenti: Livraga, Orio Litta, Ospedaletto, Senna, Somaglia e Casale. Alcuni li avranno sul loro territorio, con oneri e soprattutto onori, ma tutti e sei ne subiranno appieno le conseguenze. Il casello autostradale è per le aziende una vetrina a costo zero e il polo di Ospedaletto è da anni centro focale di tutta una zona su cui va a pesare ininterrottamente il traffico di tir e di auto; a un chilometro di distanza, il polo produttivo di Somaglia lungo la ex Mantovana ne è il prolungamento.Da sindaco che vive i drammi dei suoi cittadini senza lavoro auspico che entrambi gli insediamenti di cui sopra vadano in porto, perché in questa crisi infinita che demotiva i giovani e manda in terapia psicanalitica i padri di famiglia, non si può assolutamente rinunciare a imprese che creano nuovi posti di lavoro. Resta comunque prioritaria una concertazione seria e alla pari fra i diversi Comuni, come già per la Lidl sta in effetti avvenendo, per evitare situazioni critiche sul fronte di una mobilità che potrebbe anche collassare, se in prospettiva non ci saranno interventi mirati e decisivi nel by passare la linea ferroviaria e il nodo semaforico del Cristo a Ospedaletto. Dopo aver letto le recenti dichiarazioni di alcuni politici (categoria di cui non ho mai fatto parte) consiglieri regionali ed ex amministratori provinciali e comunali, dico che, in un periodo tanto delicato e duro per le famiglie, non condivido affatto il grido allarmato: “no” a nuovi insediamenti in aree agricole. Le motivazioni di risparmio del suolo agricolo e di rispetto delle leggi regionali vanno tenute in conto in periodi normali, non in anni bui e tristi come questi che viviamo. Oggi come oggi sono motivazioni che possono affamare centinaia di famiglie! Se una grande azienda chiede di insediarsi su un’area “fronte autostrada” perché la vetrina pubblicitaria è quella, se porta davvero qualche centinaio di posti di lavoro offrendo le giuste garanzie, io ritengo doveroso e necessario aprire un tavolo serio per concertare tutte le possibilità di insediamento. Scaricare presunte colpe da destra a sinistra e viceversa non serve, anzi non interessa per niente i disoccupati né i loro figli, tanto meno noi sindaci, unici veri volontari costretti in trincea che si dedicano al bene del loro paese 365 giorni l’anno mettendoci quotidianamente la faccia.Chi ricopre cariche regionali e provinciali deve far di tutto per creare lavoro vero, posti dove andare tutti i giorni a guadagnare onestamente la pagnotta. I sindaci dell’ambito, da parte loro, stanno ragionando sul miglioramento della viabilità in previsione del transito di 300 camion giornalieri targati Lidl. Il problemi di traffico che il nodo di Ospedaletto Lodigiano crea sono da anni lì da vedere, ma urgono interventi su strade provinciali che sono secondarie solo per modo di dire, perché in realtà risultano sempre più trafficate perché prioritarie per gli utenti locali e non. Ho fiducia che nuovi posti di lavoro arrivino e che i tavoli a sei Comuni con la Provincia possano portare esiti migliorativi per tutti.

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