Centrale, soldi per sistemare i giardinetti?

Caro direttore, leggo con stupore la notizia pubblicata il 29 maggio sul nostro giornale. “Sorgenia, cambia la convenzione: meno verde intorno alla centrale”. La sorpresa ovviamente arriva perché nell’articolo si ipotizza che qualche amministratore locale possa pensare di tramutare la “compensazione ambientale” prevista da apposito atto in “monetizzazione”. Soldi per la manutenzione di qualche giardinetto pubblico al posto di una piantumazione di una area boschiva per 50 ettari di foresta mi sembra una violenza allo stesso principio di compensazione ambientale. “Suolo: risorsa finita e non rinnovabile”. Questo abbiamo imparato a nostre spese in anni di espansione industriale, commerciale e residenziale. ”La compensazione contempla invece che ad ogni processo – riporto da una delle tante relazioni ascoltate in questi anni - di sottrazione del valore ambientale corrisponda un’azione equa di riequilibrio del sistema, di indennizzo e di compensazione. La compensazione ecologica risulta in tal modo essere un’azione di ricomposizione della frammentazione generata dall’attività edilizia, o più in generale dalla trasformazione dei suoli, a favore di nuovi valori ambientali e paesaggistici”. Questo andiamo a raccontare in incontri pubblici, riunioni di partito e poi… accettiamo “soldi per mettere a posto alcuni giardinetti. La compensazione ambientale, così come la realizzazione di interventi di riduzione delle emissioni di CO2 e la realizzazione di impianti fotovoltaici era prevista in una convenzione che Sorgenia si era impegnata a rispettare; prevedeva tra l’altro, se non erro, che la piantumazione e la manutenzione per 10 anni di 50 ettari di foresta planiziale nella provincia di Lodi era a carico appunto della ditta insediata. Quindi leggere che Sorgenia non ha mantenuto le piantumazioni effettuate lo scorso anno (pur con situazione metereologica straordinaria) e pure quelle di quest’anno (con l’opposta emergenza metereologica) mi porta solamente alla constatazione che Sorgenia non ha rispettato tale convenzione. Se non ricordo male si prevedeva anche che le piantumazioni potessero essere attuate in parte nella provincia di Cremona, laddove in provincia di Lodi non vi fosse terreno per tale intervento. La proposta della modifica della convenzione pertanto afferma che nelle due provincie non vi sia terreno per tale “compensazione ambientale”. Affermazione che mi sembra ridicola essendo fortunatamente ancora aree mediamente /moderatamente urbanizzate. A mia figlia alle elementari hanno raccontato che una pianta nel processo della fotosintesi ha come sottoprodotto la produzione di sei molecole di ossigeno. Come compensare l’eventuale perdita? Non certo monetizzandola. Spero accanto a questa lettera di poter leggere una presa di posizione delle amministrazioni locali interessate, dei nostri amministratori di ogni ordine e grado (dal sindaco del piccolo comune a consiglieri regionali, Onorevoli e Senatori che hanno a cuore il nostro territorio), dai partiti politici, delle varie associazioni e gruppi che in questi anni hanno parlato di salvaguardia del territorio.

PS - Mi piacerebbe leggere anche un articolo che prenda in considerazione se anche gli altri punti di quella convenzione siano stati o meno rispettati.

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