LODI - L’archivio della famiglia Fiorani Gallotta donato all’Archivio storico diocesano

Venerdì alle 17.30 in Seminario la presentazione

Un archivio di famiglia speciale, quello della famiglia Fiorani Gallotta,

ora conservato per donazione presso l’Archivio storico diocesano di Lodi. Venerdì 17 maggio (ore 17,30 presso il Seminario vescovile di Lodi) il pubblico potrà conoscere dai fratelli Pierluigi, Francesco e Carla Fiorani Gallotta l’itinerario che li portò alcuni anni fa a maturare la decisione di donare alla Diocesi di Lodi l’archivio ricevuto in eredità dalla zia ultracentenaria.

L’archivio era originariamente conservato nella casa di San Colombano al Lambro, dove nell’Ottocento per quasi mezzo secolo fu parroco il loro antenato don Luigi Gallotta (1797-1877), figura di assoluto rilievo del clero diocesano.

La donazione, motivata da ragioni di conservazione e fruibilità del bene, va a incrementare il patrimonio dell’Archivio permettendo agli studiosi di poter consultare le carte di questo fondo così particolare e di condurre, oltre che la ricerca sul territorio di San Colombano al Lambro e del Lodigiano, anche incursioni in periodi storico-sociali di rilievo, filtrati dall’esperienza dei diversi personaggi della famiglia che rivestirono ruoli istituzionali e culturali.

Nel fondo sono presenti le carte della famiglia Gallotta e parte dell’archivio della famiglia Fiorani.

I documenti hanno attinenza con la vita civile e professionale dei personaggi e i loro interessi culturali. Vi sono conservati studi e ricerche storico-scientifiche, dati sulle collezioni archeologica e fossile, con informazioni sulla biblioteca scientifico-letteraria esistente.

Ben conservate sono le carte che testimoniano le relazioni affettive e socio-culturali, come le lettere famigliari, la corrispondenza con gli epigrafisti Andrea Borda, Giovanni Labus e Michelangelo Lanci, con il principe Antonio Belgioioso, i vescovi Della Beretta, Pagani, Benaglio e altri ecclesiastici, le relazioni con i geologi Stoppani e Taramelli, l’amicizia di Pier Luigi con il poeta futurista Paolo Buzzi, con il conte Gian Luigi Cornaggia Medici Castiglioni esperto antiquario, le corrispondenze con personalità della politica e della cultura del tempo.

Al fondo sono aggregate carte dei nuclei parentali acquisiti, soprattutto in relazione ai beni e proprietà personali.

Preziose le mappe sette-ottocentesche degli agrimensori Baldini, le doti del settecento, le cartelle mediche di Lodi di Paolo e Giovanni Fiorani conservate nel fondo, i dati clinici sull’epidemia del colera ottocentesco.

Non mancano documenti della vita quotidiana e popolare, come le pasquinate (libelli di protesta contro il potere costituito) e ricette per ogni necessità: per guarire dai mali, contro la calvizie, per sbiancare il bucato e altro ancora.

La raccolta Fiorani Gallotta comprende inoltre una sezione libraria, ora in corso di inventariazione a cura della Biblioteca del Seminario vescovile di Lodi: sarà illustrato il lavoro in corso d’opera, che già consente di avvicinarci al cuore della raccolta, la sua parte più antica.

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