La “maledetta primavera” per i negozi di abbigliamento

Pioggia e temperature più basse della media fanno rimanere sugli scaffali gli abiti per la bella stagione, calo degli affari del 30%

Merce ancora sugli scaffali e vendite in calo del 30%. Per i negozi di abbigliamento di Lodi (così come per quelli di tutto il Nord Italia) è stata sin qui una maledetta primavera. Freddo e pioggia hanno frenato gli acquisti nelle vie cittadine, e il primo bilancio dell’Asvicom ha quasi il sapore di una resa di fronte all’ormai irrefutabile imprevedibilità delle stagioni. «Una primavera così è un’autentica emergenza e sta mettendo a dura prova, per l’ennesima volta negli ultimi anni, il settore dell’abbigliamento - dice Vittorio Codeluppi, presidente dell’associazione -. Le temperature in caduta di marzo, aprile e maggio stanno facendo rinviare gli acquisti dell’abbigliamento primavera estate. Il tutto con il permanere delle scadenze dei pagamenti, delle spese generali elevate e di affitti influenzati dall’andamento inflattivo. Si tratta di un segnale di allarme che ci auguriamo si appresti a rientrare in base alle prossime previsioni meteo».

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